“Un incontro utile quello del 14 ottobre 2020 che ci ha permesso di acquisire disponibilità importanti, ma non sufficienti, da parte del Governo. Apprezziamo l’impegno a proseguire il confronto, a partire dall’appuntamento in sede tecnica e la conferma di un incontro tra qualche settimana per discutere della riforma complessiva del sistema”. Così il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli al termine dell’incontro con il Ministero del Lavoro sugli interventi in materia previdenziale da inserire nella prossima Legge di bilancio.

Nello specifico, bene la proroga di un anno di Opzione donna e Ape sociale, con l’allargamento della platea di quest’ultima a chi non percepisce la Naspi, così come la risoluzione dell’annoso problema della piena copertura previdenziale per il part time verticale, che spesso riguarda lavoratrici donne. Positivo l’ impegno all’abbassamento della soglia attualmente prevista da 1000 a 500 dipendenti per il contratto di espansione, e a mantenere fino a 7 anni l’isopensione, valutando la possibilità di introdurre la Naspi per il primo periodo di uscita.

Altra richiesta di Cgil Cisl Uil raccolta dal Governo, l’inserimento nell’Ape sociale e per i precoci della categoria di lavoratori ’fragili’, anche se va ancora definita con precisione la casistica.
Il Ministro ha manifestato il proprio consenso alla definizione di un periodo di silenzio assenso per rilanciare l’adesione alla previdenza complementare, e annunciato la proroga dei termini per le due Commissioni di studio sulla separazione tra assistenza e previdenza e sui lavori gravosi e una norma per quanto concerne il fondo esattoriali. Altrettanto importante l’impegno per trovare una soluzione agli effetti negativi del Pil sulla rivalutazione del montante contributivo.