L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha presentato il 28 settembre 2023 alla Commissione europea il suo parere tecnico sulla revisione della direttiva IORP II, che disciplina le attività e la vigilanza sugli enti pensionistici aziendali o professionali (EPAP).
L’EIOPA fornisce la sua consulenza tecnica con l’obiettivo di garantire che la direttiva riveduta possa abbracciare il futuro proteggendo al contempo i montanti accumulati. In particolare, l’EIOPA propone:
- modifiche per mantenere pertinente il quadro normativo per gli EPAP, tenendo presente il passaggio in corso dalle pensioni a prestazioni definite (DB) a quelle a contribuzione definita (DC) e in relazione alle sfide ambientali e socioeconomiche cui si confronta la UE. Vengono formulate proposte specifiche sulla trasparenza dei costi e degli oneri e sulla sostenibilità nelle decisioni di investimento;
riconosce la necessità che gli EPAP dei DB esistenti siano adeguatamente regolamentati e controllati, compreso – – - l’adeguato monitoraggio dei rischi di solvibilità e la sana gestione dei rischi di liquidità, in particolare alla luce degli eventi verificatisi nel Regno Unito nel 2022;
I Fondi Pensione svolgono un ruolo essenziale nel fornire ai cittadini dell’UE pensioni adeguate e sono un’importante fonte di capitale per l’economia europea per finanziare una crescita inclusiva e sostenibile.
Il settore pensionistico in Europa sta vivendo profondi cambiamenti. Sempre più Fondi pensione offrono sistemi di sviluppo e un numero crescente di EPAP multi-sponsor viene istituito da fornitori di servizi commerciali. Gli enti pensionistisci multi sponsor gestiscono Fondi per più aziende senza che questi devono costituirne uno proprio. Tipici i Fondi di categoria in Italia.
Allo stesso tempo, sfide quali l’invecchiamento della popolazione, l’ampliamento dei divari pensionistici, soprattutto per le donne, e i cambiamenti climatici si ripercuotono direttamente sulle pensioni aziendali e professionali. È quindi importante che la Direttiva IORPII riconosca e rifletta questi cambiamenti.