Siemens presente da tempo con il cosiddetto welfare aziendale,  che è un modo diverso di dare i soldi in busta paga, perché sono sempre costi contrattuali, attivando i benefit previsti dalla legge di bilancio 2017  ha introdotto varie misure a supporto per i propri dipendenti. Federica Fasoli, responsabile delle Risorse Umane di Siemens Italia ha illustrato il programma “Good Life Siemens”, un piano che prevede benefit e strumenti di welfare aziendale destinati ai lavoratori e alle loro famiglie.
Le iniziative attualmente attive in Siemens Italia sono: un’assicurazione sanitaria, molto diffusa tra tutti i nostri collaboratori, che ha la funzione di integrare il Servizio Sanitario Nazionale; la previdenza complementare, quindi un’integrazione dei contributi già previsti per legge; una serie di strumenti volti a favorire la mobilità tra l’abitazione e il luogo di lavoro, come, ad esempio, abbonamenti per il trasporto pubblico.
L’elemento principale di  “Good Life Siemens”  è la piattaforma digitale che dà la possibilità ai dipendenti di convertire il premio di produttività (in parte o nella sua totalità) in “conto welfare”, cioè un budget da spendere all’interno del portale digitale in benefit e welfare. Questa piattaforma è stata strutturata in modo da offrire soluzioni per tutti i nostri collaboratori: dai più giovani – che magari preferiscono utilizzare il proprio premio per una vacanza o per dei concerti – alle famiglie – che, ad esempio, possono ricevere dei contributi per l’asilo o per la scuola dei figli – fino a coloro che hanno un familiare anziano o non autosufficiente.
Questa scelta è conforme con le novità previste dal CCNL dei  metalmeccanico. Siemens ha da subito visto in maniera positiva l’aver introdotto una quota obbligatoria (100 euro nel 2017, 150 nel 2018 e 200 nel 2019) da destinare al welfare: in particolare, Siemens SpA ha deciso che tutti coloro che tramuteranno almeno il 75% del premio di produzione in welfare, potranno godere di ulteriori 100 euro.
Siemens è un’azienda metalmeccanica con una fortissima storia sindacale alle spalle. Oggi, introdurre un’innovazione come il welfare in sede contrattuale ha significato porre ancora di più l’accento sulle persone: parlare delle loro esigenze, dei loro bisogni e, talvolta, dei loro problemi.
Inoltre, il welfare aziendale nasce dall’esigenza di fornire una risposta alle necessità di conciliare vita lavorativa e familiare.
Sicuramente un altro aspetto importante ha riguardato l’occupazione femminile. Questi strumenti hanno favorito la presenza di lavoratrici donne all’interno della nostra azienda e, secondo il nostro punto di vista, ciò ha incrementato la nostra competitività sul mercato.
Quanto hanno influito invece le politiche di welfare nell’organizzazione aziendale?
Oltre agli aspetti a cui ho fatto riferimento in precedenza, le politiche di welfare influiscono sul livello di engagement, cioè di impegno e coinvolgimento nei confronti dell’impresa. In Siemens realizziamo delle indagini annuali per comprendere l’opinione dei nostri collaboratori rispetto alle loro condizioni di lavoro. In particolare, l’indicatore che stima il livello di conciliazione vita-lavoro supera di circa 10 punti percentuali il valore della media nazionale.
Dal mio punto di vista, Siemens ha continuato a crescere a livello economico anche per questa ragione. Nonostante la crisi del settore, che ha toccato tutte le realtà italiane e non solo, la nostra capacità di innovare anche nel settore delle risorse umane è stato un fattore cruciale.
Quali sono le intenzioni future di Siemens Italia in materia di welfare aziendale?
Per il prossimo futuro stiamo realizzando dei progetti che riguardano vari ambiti della vita dei nostri collaboratori. Primo tra tutti “Emotional life”, che prevedere incontri e corsi di formazione per educare le persone a gestire la connettività e le dipendenze da internet segue il progetto “Financial life”, che intende creare una maggiore consapevolezza circa l’importanza degli investimenti integrativi nell’ambito pensionistico; ed infine, abbiamo ideato il progetto “Phyisical life”, che prevede delle iniziative di “digital health”, come l’utilizzo di device e app per il monitoraggio della salute delle persone.