Il Consiglio dei Ministri riunitosi venerdì 16 marzo 2018, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva (UE) 2014/50 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014,  relativa ai requisiti minimi per accrescere la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l’acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari (decreto legislativo – esame preliminare). Il decreto adotta le misure necessarie a garantire che i diritti pensionistici maturati dai lavoratori “in uscita” possano rimanere nel regime pensionistico complementare in cui gli stessi sono stati maturati.
Inoltre, si stabilisce che la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP) è chiamata a garantire che gli iscritti attivi possano ottenere informazioni in merito alle conseguenze della cessazione del rapporto di lavoro sui loro diritti pensionistici complementari e che gli stessi iscritti, nonché i loro eredi, possano ottenere informazioni relative al valore dei loro diritti pensionistici in sospeso, o una valutazione dei diritti pensionistici in sospeso effettuata al massimo nei dodici mesi precedenti la data della richiesta, o informazioni sulle condizioni che disciplinano il trattamento dei diritti pensionistici in sospeso.
Infine, il decreto rende omogeneo con la normativa europea il periodo minimo di acquisizione dei diritti pensionistici complementari e conferma l’esclusione nel nostro ordinamento dalla decadenza dei diritti pensionistici complementari, dal momento che l’iscritto può sempre esercitare, in caso di perdita dei requisiti di partecipazione al fondo, il riscatto della sua intera sua posizione individuale, ovvero il trasferimento ad altro fondo pensione.