Lista unitaria per i sindacati confederali della scuola che si presentano insieme nelle elezioni del 26, 27 e 28 aprile per eleggere l’assemblea dei delegati del Fondo Espero, il fondo di previdenza complementare della scuola.
“Una scelta dettata dalla volontà di garantire il massimo della sicurezza, della trasparenza e della buona gestione – spiegano Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Pino Turi – di un fondo di previdenza complementare che ha fatto registrare, negli ultimi quindici anni, performances molto buone, malgrado i periodi di crisi economica e l’instabilità dei mercati”.
Insieme per il tuo futuro, questo lo slogan scelto dai tre sindacati confederali, che puntano a raccogliere ampi consensi tra gli oltre 100 mila aderenti al fondo complementare.
“È fondamentale garantire procedure amministrative e gestionali trasparenti ed esiti che siano all’altezza delle aspettative, così come è stato fatto fin dall’istituzione del Fondo”.
“Se si analizzano i risultati raggiunti in questi anni – aggiungono i segretari di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua – si vede chiaramente che spiccano per convenienza i fondi pensione di categoria, con il +44% sul TFR. Un ottimo risultato se pensiamo alle crisi finanziarie che l’Italia ha affrontato dal 2007. In particolare, Fondo Espero al primo posto nella classifica dei rendimenti: in 10 anni, +60% per il comparto Crescita e +27% per il comparto Garanzia”.
Il fondo Espero rappresenta una risorsa in più, soprattutto per quella parte della categoria che si è affacciata da poco tempo nel mondo della scuola e che, per ragioni anche anagrafiche, ha la necessità di integrare il prevedibile trattamento previdenziale ordinario. La decisione presa, in questa tornata elettorale, di una lista unitaria, si pone dunque come scelta di metodo importante per rafforzare l’impegno sindacale e per assicurare, con uno strumento moderno quale è Espero, la miglior tutela dei lavoratori della scuola.
LA SCHEDA DEL FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE DELLA SCUOLA
COS’E’ ESPERO
ESPERO è il Fondo nazionale pensione complementare per i lavoratori della scuola. Il Fondo Pensione è nato nel 2001 a seguito dell’accordo istitutivo fra le Organizzazioni Sindacali del settore (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, GILDA-UNAMS, CIDA) e l’ARAN e al successivo atto costitutivo del 17/11/2003.
DESTINATARI
Possono aderire ad Espero tutti i lavoratori della scuola con contratto a tempo indeterminato (tempo pieno o parziale), a tempo determinato di durata minima di tre mesi continuativi, i dipendenti delle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo istitutivo del fondo, compresi i dipendenti in aspettativa sindacale e, tramite accordo istitutivo, anche i dipendenti di scuole private. Ogni dipendente decide volontariamente la propria adesione al fondo.
FINALITA’
Erogare agli aderenti prestazioni pensionistiche complementari a quelle erogate dal sistema previdenziale pubblico ESPERO è un Fondo Pensione a capitalizzazione individuale e contribuzione definita. Ogni lavoratore che aderisce al fondo apre un proprio conto individuale dove confluiscono i contributi versati, che vengono investiti sui mercati finanziari. Le prestazioni finali dipendono dall’importo dei versamenti e dai rendimenti ottenuti dall’impiego delle risorse finanziarie del Fondo.
ELEZIONI
Espero è amministrato e controllato dai rappresentanti eletti dai lavoratori e dai componenti designati dal MIUR. Tutti gli organi del Fondo sono a composizione bilaterale e paritetica e i componenti restano in carica tre anni e possono essere eletti per non più di due mandati consecutivi.
GLI ORGANI DEL FONDO ESPERO
L’Assemblea dei delegati, costituita da 60 componenti, 30 in rappresentanza dei lavoratori e 30 dell’Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione, eletto dall’Assemblea è costituito da 18 componenti, metà in rappresentanza dei lavoratori e metà in rappresentanza dell’Amministrazione Il Collegio dei revisori, eletto dall’Assemblea è costituito da 4 componenti effettivi + 2 supplenti, metà in rappresentanza dei lavoratori e metà in rappresentanza dell’Amministrazione