Roma, 12 apr.18 – Intesa Sanpaolo è la prima banca a finanziare le richieste di APE (Anticipo finanziario a garanzia pensionistica) dei lavoratori che, compiuti 63 anni e con un minimo di 20 anni di contributi, vogliano uscire anticipatamente dal lavoro usufruendo di un reddito ponte che li accompagni alla pensione.
Da oggi – si legge in un comunicato – lo strumento di flessibilità, introdotto in via sperimentale dalla Legge di Bilancio 2017 e prorogato fino al 2019, è concretamente richiedibile attraverso il sito dell`Inps.
Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori, spiega: “Intesa Sanpaolo è riuscita a far fronte in tempi molto stretti ad una urgente esigenza sociale ovvero la disponibilità del finanziamento, mezzo indispensabile per accedere all`APE. Tutto ciò in coerenza con il nostro più ampio impegno a mettere a disposizione strumenti in grado di dare maggior sicurezza alla terza fase della vita tramite un ventaglio di soluzioni, dalle forme di previdenza complementare alla tutela della propria salute e dei propri cari con soluzioni assicurative mirate”.
Il finanziamento si configura come un reddito ponte con una durata massima di 43 mesi, che Intesa Sanpaolo verserà al richiedente fino a quando non inizierà a percepire la pensione di vecchiaia. L`importo mensile viene stabilito dal richiedente in funzione di quella che sarà la sua futura pensione. Il tasso, fisso dal momento dell`erogazione, è uguale per tutto il sistema bancario: è regolamentato dall`accordo quadro e viene aggiornato ogni due mesi dall`ABI. L`APE prevede una detrazione fiscale fino al 50% della quota interessi e della copertura assicurativa. Quest`ultima è obbligatoria e viene prestata da una Compagnia terza tutelando gli eredi in caso di premorienza dell`intestatario. La durata del prestito è fissata in 20 anni, ma è possibile richiederne l`estinzione anticipata parziale o totale.