Il rinnovo del contratto dei 25mila lavoratori delle aziende che si occupano di escavazione e lavorazione lapidei, ghiaia, sabbia e inerti porta un aumento di 97 euro al livello C, secondo l’accordo siglato da Confindustria Marmomacchine e Anepla, per la parte datoriale, e Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, per la parte sindacale. Nella piattaforma i sindacati avevano chiesto 136 euro per il livello C, “cifra molto superiore ai 97 euro di aumento salariale che verranno riconosciuti nel triennio”, sottolineano le imprese. In totale, secondo quanto calcolano i sindacati il rinnovo porterà al livello C un aumento di 1.144 euro in tre anni. Una cifra che, dicono i sindacati, va al di là dell’inflazione prevista dall’Istat e sulla quale non sono previste verifiche ex post. Sul welfare sono stati fatti passi avanti, in termini di contribuzione tanto per la previdenza quanto per la sanità integrative: per la previdenza complementare ci sarà un aumento dello 0,70% del contributo a carico delle aziende al fondo Arco: questo significa che, a regime il contributo aziendale passerà dall’1,80% al 2,50%. La quota a carico dei lavoratori resterà invece fissa all’1,30% e, in totale, il contributo sale quindi al 3,80%. Per il fondo di sanità integrativa Altea ci sarà un aumento di due euro e quindi il contributo passerà da 13 a 15 euro mensili.