Le norme dell’UE sul coordinamento della sicurezza sociale proteggono i diritti di dei cittadini mobili che si muovono fra i vari Stati membri. Pertanto sono stati pubblicati gli ultimi rapporti statistici sul coordinamento della sicurezza sociale. Tali relazioni forniscono una panoramica dei dati forniti dagli Stati sul funzionamento di tali norme.
La libera circolazione delle persone non sarebbe possibile senza la garanzia che i cittadini non perdano la loro protezione previdenziale quando si trasferiscono in un altro paese in Europa.
Al fine di proteggere questi diritti, sono state stabilite norme comuni a livello dell’UE al fine di coordinare i diversi sistemi nazionali. Queste regole riguardano chiunque si trasferisca in un altro paese per stabilirsi definitivamente, lavorare temporaneamente o studiare e anche coloro che viaggiano per andare in vacanza.
Lo scopo di queste norme è garantire che le persone che esercitano il loro diritto alla libera circolazione non siano influenzate negativamente dall’applicazione delle diverse legislazioni nazionali stabilite da ciascuno Stato membro.
Secondo queste regole, le persone che si trasferiscono, le cosiddette “persone mobili”:
• sono coperti dalla legislazione di uno Stato membro alla volta, pertanto versano contributi solo in uno Stato membro;
• hanno gli stessi diritti e doveri dei cittadini dello Stato membro in cui sono coperti;
• quando si richiede una prestazione, se necessario vengono presi in considerazione i periodi precedenti di assicurazione, lavoro o residenza in altri Stati membri; e
se hanno diritto a una prestazione in denaro da uno Stato membro, in genere possono riceverla      anche se vivono in un altro Stato membro.
Le relazioni statistiche del 2019 sul coordinamento della sicurezza sociale valutano il funzionamento delle norme di coordinamento della sicurezza sociale durante l’anno di riferimento 2018 nei seguenti settori:
legislazione applicabile in materia di sicurezza sociale
assistenza sanitaria transfrontaliera
indennità di disoccupazione
prestazioni familiari
pensioni transnazionali di vecchiaia, reversibilità e invalidità
prestazioni di maternità e di paternità equivalenti
raccolta di contributi eccezionali
recupero delle prestazioni di sicurezza sociale indebitamente versate
misure per combattere frodi ed errori

I principali risultati di questi rapporti sono anche sintetizzati nel rapporto separato Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale a colpo d’occhio. Il set completo di report può essere ottenuto qui.