Molti di noi dovrebbero chiedersi se si possa modificare la scelta fatta sull’accantonamento del TFR. In particolare, la questione sorge nel caso in cui si cambi lavoro. A quel punto, se ad esempio, si è fatto accantonare il TFR presso il fondo pensione, ci si chiede se si possa fare inversione di rotta. Quindi, la domanda è: “si può modificare la scelta sull’accantonamento del TFR al fondo pensione o in azienda?”.

Come avviene la scelta
A partire dal 1° gennaio 2007, ciascun lavoratore dipendente deve decidere, entro 6 mesi dall’inizio del primo rapporto di lavoro, come destinare il TFR. Cioè, deve dichiarare se vuole destinarlo alle forme pensionistiche complementari o mantenerlo presso il datore di lavoro.
In particolare, detta scelta può essere esplicita o tacita, mediante il cosiddetto silenzio-assenso. Cioè, in caso di mancata scelta, il datore di lavoro trasferirà il TFR alla forma pensionistica prevista dai contratti collettivi. Oppure, in presenza di più fondi, a quella alla quale hanno aderito la maggior parte dei lavoratori.

In caso di mancato accordo tra le parti, la devoluzione verrà fatta alla forma pensionistica complementare istituita presso l’INPS. Inoltre, se si sceglie il fondo pensione, le somme non sono più coperte dalla garanzia del fondo costituito presso l’INPS. In più, il datore di lavoro non opererà le rivalutazioni previste per l’accantonamento presso l’azienda.

Si può modificare la scelta sull’accantonamento del TFR al fondo pensione o in azienda?
Per dare risposta alla domanda, dobbiamo distinguere a seconda che il TFR sia stato destinato alla previdenza complementare o all’azienda. Ebbene, la scelta a favore della prima è irreversibile.

Di conseguenza se la destinazione è fatta al fondo pensione, la scelta non può essere più modificata. Lo stesso vale anche nel caso di successivi rapporti di lavoro.

Quindi, anche se dovesse cambiare più volte lavoro, il dipendente non potrà più chiedere l’accantonamento presso l’azienda. Al contrario, il lavoratore che decida di conservare il TFR in azienda, potrà sempre modificare la sua decisione.

Sicché, tutte le volte che cambierà lavoro, sarà chiamato ad effettuare la scelta. Inoltre, egli potrà comunque, in ogni momento, scegliere di aderire ad una forma pensionistica complementare. Ciò può farlo effettuando semplicemente una comunicazione scritta al datore di lavoro.

fonte: proiezionidiborsa.it