I Fondi pensione italiani potrebbero partecipare alla ricapitalizzazione del Fondo Atlante  perchè tecnicamente e legalmente possibile, ma si tratterebbe di una esperienza nuova che quindi richiederebbe tempi dilatati.

Lo ha detto a Reuters Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, Associazione Italiana per la Previdenza Complementare.

Atlante è stato creato a sostegno delle ricapitalizzazioni delle banche italiane e per l’acquisto di Npl. La dotazione iniziale, pari a 4,25 miliardi, si è più che dimezzata con il salvataggio di Popolare Vicenza e Veneto Banca. Da qui l’esigenza di rimpolpare il fondo. Secondo fonti di governo si guarda a casse previdenziali e fondi pensione privati come investitori.
La praticabilità in astratto va calata nella realtà operativa dei fondi, i quali devono compiere investimenti secondo precise regole, valutazioni di rischiosità e obiettivi di rendimento, l’esperienza in investimenti alternativi da parte dei fondi pensione italiani a tutt’oggi è ancora  limitata e questa circostanza rende i tempi di un’ipotetica partecipazione di qualche fondo all’iniziativa estremamente dilatati.

Il governo punta, secondo una fonte, ad aumentare le risorse di Atlante di 3-5 miliardi. I fondi pensione potrebbero investire molto poco. Un aiuto più concreto invece potrebbe venire dalle Casse pensioni dei professionisti.