Il 20 ottobre 2016 nella sede del Convitto di Anagni è stato presentato il Bilancio sociale Inps del  Lazio 2015. Hanno partecipato ai lavori il direttore regionale del Lazio Maria Sandra Petrotta, il presidente del Comitato Regionale Lazio Piero Coco, il presidente dell’Inps Tito Boeri, il presidente del Civ Pietro  Iocca ed il direttore generale dell’Istituto  Massimo Cioffi.

Aprendo i lavori il presidente del Comitato Regionale Inps Lazio, Piero Coco ha portato la solidarietà sua, del Comitato e di tutti alle popolazioni colpite dal recente sisma, per le quali per le materie di sue competenze, l’Inps si è immediatamente attivato.

Il bilancio sociale documenta, da un lato, l’impegno profuso e i risultati conseguiti nel 2015 e, dall’altro, le cose che ancora devono essere realizzate o migliorate.  L’Inps del Lazio si espone così al controllo sociale sulla gestione e sullo svolgimento della sua attività istituzionale .
E’ necessario ricordare che per il conseguimento dei risultati , oltre all’impegno del personale, si è rivelata preziosa la sinergia  con le altre Istituzioni: in particolare con gli Enti Locali, con la Guardia di Finanza e con l’Arma dei Carabinieri, oltre che con l’Ispettorato del Lavoro.
Le difficoltà produttive e occupazionali, determinate da una profonda e duratura crisi economica, hanno incentivato la richiesta di ammortizzatori sociali quali Cassa Integrazione, Mobilità e Naspi; inoltre i provvedimenti legislativi emessi in materia pensionistica hanno generato una forte crescita della domanda di informazione.
I risultati ottenuti dalla Direzione Regionale Lazio nel corso del 2015, riferiti alle materie per le quali il Comitato Regionale ha competenza, sono stati raggiunti anche grazie alle sinergie già sperimentate tra Comitato e Direzione. (riduzione dei tempi di soglia per l’erogazione delle prestazioni a sostegno del reddito, il contenimento del contenzioso attraverso la riduzione dei tempi per le liquidazioni delle prestazioni derivanti dell’Autorità Giudiziaria, l’incremento della lotta al lavoro nero e del recupero contributivo, qui diciamo che il lavoro svolto dell’attività di vigilanza ha consentito all’Istituto di raggiungere risultati molto positivi se confrontato con il dato nazionale) e si possono già prevedere ampi spazi di miglioramento.
Il Protocollo d’intesa sulle Invalidità Civile tra la Direzione Regionale Inps e la Regione Lazio, (che prevede l’affidamento all’Inps delle funzioni di accertamento e rivedibilità dei requisiti sanitari di invalidità, di competenza delle Aziende sanitarie locali di Roma A e di Frosinone), ha avuto effetti positivi, migliori di quelli previsti e questo suggerisce una estensione a tutte le AASSLL del territorio. L’intesa, infatti, ha reso possibile significative riduzione dei tempi di attesa e una più rapida erogazione della prestazione. Inoltre l’accordo, potrebbe garantire  l’uso dei sistemi informatici da pare di tutte le Commissioni coinvolte nel processo di accertamento dell’Invalidità Civile. In tutto questo il Comitato Regionale Inps del Lazio, con il fondamentale apporto delle Parti Sociali, ha contribuito, anche attraverso il Coordinamento dell’attività dei Comitati Provinciali ad una costante azione propositiva per cercare sempre soluzioni riguardo le problematiche rilevate, dallo stesso Comitato, sul territorio nell’ottica del miglioramento dei servizi resi dall’Istituto a favore dei lavoratori, dei pensionati e dell’aziende.
Il Comitato Regionale Inps del Lazio ha lavorato in stretta sinergia con la Direzione preferendo e valorizzando quanto più possibile la partecipazione dei Comitati per comporre un obiettivo comune alle Parti Sociali rappresentate e all’Istituto.
Nel suo intervento Boeri ha dichiarato che l’Istituto di previdenza si sta attrezzando per l’attuazione dell’Ape quanto questa sarà una cosa definitiva. Senza entrare nel merito della bontà della scelta le misure che si apprestano ad essere varate impongono ulteriori compiti gestionali, si pensi al solo rapporto con le banche le assicurazioni eccetera. E’ un modo per rilanciare la sua riforma e attrezzandosi ad una presenza più capillare sul territorio. Si pensi ad esempio all’istituzione di punti integrati Inps all’interno dei comuni utilizzando non solo gli spazi fisici degli enti locali, ma attuando di sinergie con il personale degli enti locali.
Poi ha aggiunto che l’annunciata misura di rottamazione delle cartelle Equitalia sono un messaggio di lassismo di cui non se ne aveva bisogno. Egli si augura comunque che la misura possa essere selettiva e che comunque tenga fuori i contributi previdenziali. Oggettivamente l’Inps deve affrontare sempre nuovi compiti con risorse umane ed economiche sempre più ridotte. Nel Lazio per esempio il personale in forza 31.12.2015 era pari a 2.968 unità, mentre nel 2012  ammontava a 3.154 unità (-5,9%), con un’età compresa tra i 51 e i 60 anni .
La tipologia e la consistenza dei servizi/prestazioni richiesti all’Istituto risultano molto condizionati dalla composizione della popolazione nel territorio.
Al 31 dicembre 2015 il numero dei residenti in Italia è di 60.665.551 persone, di cui oltre 5 milioni di cittadinanza straniera (dati  Istat). Nel 2015, per la prima volta negli ultimi novanta anni, il numero dei residenti ha registrato una diminuzione consistente, con un saldo complessivo negativo per 130.061 unità rispetto all’anno precedente. Tale decremento riguarda la sola popolazione di cittadinanza italiana, mentre la popolazione straniera aumenta di 11.716 unità. Contemporaneamente non  si arresta il trend di invecchiamento della popolazione la cui età media è di 44,7 anni.

M. Sandra Petrotta

M. Sandra Petrotta

Anche nel Lazio c’è stata  la forte esplosione dei voucher.
Nel 2015 i buoni per “lavoro occasionale”, cd. voucher, hanno rappresentato un fenomeno in forte crescita nell’intero Paese, aumentando di oltre il 60% rispetto al 2014. Nel Lazio, in particolare, nel 2015 sono stati venduti 5.495.047 voucher, 2.408.723 in più rispetto al 2014, corrispondente ad un incremento annuo del 78,04%.
Il confronto con il dato nazionale evidenzia che l’incidenza della quota di voucher venduti nel Lazio è cresciuta del 5,45% rispetto al dato del 2014.
Alla fine del 2015 gli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici era pari a 592.141. il Lazio gestisce il 7,18% degli Enti datori di lavoro, ed il 18,21% degli Iscritti.
Lo scorso anno il numero delle pensioni vigenti nel Lazio è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al 2014, pari  complessivamente a 1.807.607, di cui circa l’81,23% concentrato nella Gestione privata.
L’importo medio non varia, attestandosi a 904,89 € per la Gestione Privata e a 1.988,96 € per la Gestione Pubblica.
Nel campo della cessazione dell’attività lavorativa, il 2015 è stato l’anno di attuazione del Jobs Act, che prevede come primo pilastro del sistema di ammortizzatori sociali e la nuova prestazione NASPI.
La Naspi, istituita dal 1° maggio 2015, ha  sostituto  l’indennità di disoccupazione denominata Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI) e la cd. miniASpi. Si tratta di una prestazione erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente il lavoro dal 1° maggio 2015.
Le procedure che consentono di definire le domande di NASPI secondo i nuovo criteri dettati dalla norma non sono state immediatamente disponibili, pertanto, nel periodo transitorio, si è determinata una quantità enorme di giacenza oggi fortunatamente superate.

Lazio – Bilancio Sociale 2015