Il direttore generale dell’Inps, Massimo Cioffi, si è dimesso. Lo ha comunicato lui stesso al ministro Poletti rimettendo così l’incarico conferitogli con decreto ministeriale del 27 febbraio 2015. E’ una nota del ministro del Lavoro a rendere nota la decisione assunta “al fine di contribuire a superare una situazione di ricorrente contrasto di opinioni con il Presidente dell’Inps, che potrebbe, alla lunga, danneggiare la regolare funzionalità dell’Istituto”.
Il ministro Poletti ha ringraziato Cioffi per l’attività prestata e per la sensibilità dimostrata verso l’interesse generale dell’Istituto e ha poi informato il presidente dell’Inps, Tito Boeri, invitandolo ad avviare le procedure conseguenti alla decisione del direttore generale.
Cioffi ha spiegato all’Adnkronos di essersi dimesso perché “il rapporto con il presidente Tito Boeri si era irrimediabilmente deteriorato”. “Ormai – ha detto Cioffi – si era determinata una situazione che se protratta rischiava di nuocere gravemente all’Istituto. Siccome non voglio questo ho deciso di farmi da parte. Non c’erano più le condizioni per andare avanti. Il rapporto con Boeri si era rotto anche sul piano personale e alcune sue dichiarazioni a ‘Report’ non mi erano piaciute”.
Le parole del presidente dell’Inps, del resto, confermano una rottura insanabile. “Ringrazio Massimo Cioffi per il lavoro svolto in 21 mesi alla Direzione generale dell’Istituto e apprezzo la sua sensibilità istituzionale e coerenza nel rimettere il mandato. Ha dichiarato in modo aperto le sue divergenze e non poteva essere chiamato ad attuare una riforma organizzativa in cui aveva mostrato di non credere”.
La frattura tra Boeri e Cioffi è avvenuta soprattutto sulla riorganizzazione dell’Istituto portata avanti dal presidente. “Da un lato -ha spiegato Cioffi – manca un adeguato coordinamento sui processi operativi tra le direzioni, dall’altro si affida a una commissione di esperti esterna la selezione dei dirigenti. Di fatto vengono azzerate le due leve principali a disposizione del direttore generale per gestire un Ente complesso come l’Inps: il coordinamento e la scelta dei dirigenti”.
“Con Boeri – ha sottolineato ancora Cioffi – abbiamo discusso a lungo. E siccome non condivido la strada scelta dal presidente ho rimesso il mandato. Avrei preferito continuare il lavoro avviato, ma non c’erano più le condizioni”.
“All’Inps – ha aggiunto – ho trovato un mondo complesso e straordinario con molto valore da estrarre e spero che riescano a farlo. Ho trovato persone con un forte orientamento al servizio al di là di quello che spesso si dice nei talk show”.
Ora il direttore vicario, Vincenzo Damato, assumerà le funzioni del Direttore generale fino a nuova nomina. Questo garantirà la piena continuità delle attività dell’istituto.
fonte:Adnkronos