Nella legge di Bilancio approvata dalla Commissione Lavoro della Camera, che dovrà andare adesso in Aula, ci sono importanti risultati per quanto riguarda i temi della previdenza.
Viene realizzata l’ottava salvaguardia degli esodati per ulteriori 30.700 lavoratori: il totale sale così a oltre 160.000; si estende la possibilità di usufruire di Opzione Donna alle lavoratrici che compiono 57 anni di età, se dipendenti, e 58 se autonome, nel quarto trimestre del 2015, precedentemente escluse dalla normativa; si ampliano i benefici previdenziali per i centralinisti telefonici non vedenti; si consente il cumulo gratuito dei contributi tra i vari fondi, comprese le Casse professionali.
“La manovra di quest’anno presenta delle significative novità e scalfisce muri culturali che finora sembravano insuperabili, ma dall’affermazione dei principi bisognerà passare a misure legislative concrete per rendere concretamente esigibili i diritti” ha affermato Morena Piccinini presidente del patronato Inca.
La legge di bilancio 2017 presenta delle significative novità modificando impostazioni che sembravano  insuperabili. Il primo è quello del superamento delle ricongiunzioni onerose, con la possibilità di cumulo gratuito dei contributi versati in più Casse pensioni. Positivo è anche l’aver introdotto il concetto di lavoro gravoso con l’obiettivo di definire criteri rigorosi che accoglie il principio della diversità dei lavori. Il terzo elemento positivo è l’aver incrinato il principio dell’automatismo dell’aspettativa di vita sia per età che per anzianità da lavoro previsto dalla legge di riforma Monti Fornero. L’aver affermato che i lavori non sono tutti uguali, ma che anzi a seconda dell’attività svolta si sono  attese di vita diverse.
Altrettanto importante è L’ampliamento delle platee per il riconoscimento della cosiddetta 14esima  è importante ma forse doveva essere legata al reddito familiare, attribuendo una natura assistenziale  e non previdenziale.
La complessità delle novità, compresa quella dell’Anticipazione pensionistica (Ape), nelle sue diverse articolazioni (volontaria, aziendale e social) esigerà nuove competenze consulenziali, per certi versi anche inedite. Il coinvolgimento delle banche e delle assicurazioni, infatti, porrà la persona di fronte a incognite sul suo futuro pensionistico anche  per verificare gli spazi di flessibilità anche per chi è iscritto alla previdenza complementare.