I rendimenti aggregati, al netto dei costi di gestione e della fiscalità, sono stati in media positivi per tutte le tipologie di forma pensionistica e per i rispettivi comparti. I fondi negoziali e i fondi aperti hanno reso in media, rispettivamente, il 2,7 e il 2,2 per cento; per i PIP “nuovi” di ramo III, il rendimento medio è stato del 3,6 per cento. Nel 2016 il TFR si è rivalutato, al netto dell’imposta sostitutiva, dell’1,5 per cento. All’interno di ciascuna delle diverse tipologie di forma pensionistica, i risultati più elevati si sono avuti nelle linee a maggior contenuto di titoli di capitale, sospinte dall’apprezzamento dei corsi azionari nell’ultimo trimestre dell’anno; nello stesso periodo, i rendimenti delle linee obbligazionarie e garantite hanno subito l’effetto della riduzione dei corsi dei titoli di debito, pur rimanendo nella media dell’anno in territorio positivo.