Pensaplan ha presentato il 27 maggio scorso il suo rapporto relativo al 2020. Pensplan Centrum S.p.A. è una società pubblica partecipata al 98% dalla Regione TAA e al 2% dalle Province Autonome di Trento e Bolzano e che in base alle competenze in materia di previdenza e assicurazioni sociali effettua interventi finalizzati a supportare la popolazione nella costituzione di una pensione complementare.
Il Progetto Pensplan ha registrato anche per l’anno 2020 risultati molto positivi. Alcuni numeri in sintesi: circa 260.000 posizioni in essere presso i fondi pensione istituti in Regione di cui oltre 210.000 di aderenti residenti in Trentino-Alto Adige, oltre 102.000 contatti presso gli uffici Pensplan, oltre 450 milioni di euro di contribuzione sulle posizioni individuali degli iscritti residenti in Regione, il patrimonio dei fondi pensione regionale è pari a 5,2 miliardi di euro, 3.970 beneficiari delle misure di intervento di sostegno regionale per complessivi 5,3 milioni di euro già erogati. Inoltre sono state tracciate le linee guida per i due nuovi progetti per lo sviluppo di un programma di educazione finanziaria e per l’individuazione di un modello a sostegno della non autosufficienza da realizzare nei prossimi anni.
Il 2020 è stato un anno particolarmente delicato, che ha cambiato in modo profondo e radicale la nostra società. A fronte degli stravolgimenti che stiamo ancora vivendo Pensplan ha cercato di intercettare i bisogni della popolazione, impegnandosi a offrire rassicurazione e sostegno nonché a rafforzare la resilienza dei cittadini e il loro impegno per una maggiore stabilità economico-finanziaria, al fine di renderli più resistenti di fronte a possibili crisi future. In questo contesto è emerso ancora più chiaramente il valore di Pensplan come ente super partes incaricato di rafforzare la consapevolezza tra la popolazione circa la necessità di pianificare in modo responsabile non solo la propria copertura previdenziale, ma anche l’impiego delle risorse per le singole esigenze nel corso dell’intero ciclo di vita.
Le peculiarità del sistema di welfare complementare regionale costituiscono un riferimento a livello nazionale. Proprio questa crisi ha sottolineato quanto sia importante per il territorio un sistema previdenziale e di welfare efficiente e integrato. Il cammino intrapreso da Pensplan verrà quindi portato avanti e ulteriormente sviluppato anche in futuro.
I numeri della previdenza complementare
In Regione il tasso di adesione è ormai superiore al 50% rispetto alla forza lavoro con un incremento del 4,5% delle adesioni ai fondi pensione istituiti in Regione da parte dei cittadini residenti nelle due Province di Bolzano e di Trento nonostante i noti fatti pandemici. Negli ultimi 6 anni (2015-2020) l’incremento è stato del 37%.
Il 49% degli iscritti sono donne, confermando l’ottimo risultato delle campagne di sensibilizzazione di Pensplan nei confronti della popolazione femminile. L’età media degli iscritti è di 43 anni ed evidenzia l’urgenza di rafforzare la cultura previdenziale ancora nei confronti delle fasce più giovanili della popolazione. Il 56% delle adesioni avviene su base collettiva, cioè gli aderenti risultano iscritti sulla base di un contratto collettivo di lavoro, il 35% su base individuale e il 9% riguarda l’adesione di soggetti fiscalmente a carico.
Nel 2020 sono stati versati 452 milioni di euro di contribuzione da parte di aderenti residenti in Regione. Di questi 339 milioni di euro sono versamenti su base collettiva, più di 102 milioni di euro su base individuale volontaria e oltre 11 milioni in favore di familiari fiscalmente a carico. Gli importi versati da uomini rappresentano il 59% del totale, in calo del 2% rispetto al 2019, ma rispecchiano ancora il gap retributivo e quindi pensionistico tra uomini e donne.
I patrimoni dei fondi pensione istituiti in Regione hanno raggiunto l’importo complessivo di 5,2 miliardi di euro con un incremento dell’11,7% rispetto al 2019. L’imposta sostitutiva versata dai fondi pensione è stata pari a 37 milioni di euro. Queste risorse risultano nuovamente disponibili per ulteriori progetti a livello locale.
I servizi erogati da Pensplan
Pensplan nasce con l’obiettivo di promuovere l’adesione alla previdenza complementare sul territorio. Di centrale importanza sono quindi le attività di informazione, formazione e consulenza personalizzata per diffondere la cultura previdenziale tramite le proprie sedi e la rete di 133 sportelli informativi Pensplan Infopoint. Nel 2020 si sono registrati oltre 102.000 contatti presso le sedi Pensplan di Bolzano e di Trento nonostante l’evidente impossibilità di contatto diretto durante il periodo di lock-down e le successive misure necessarie per il contenimento dei contagi. La nuova procedura di consulenza su appuntamento ha permesso una riapertura al pubblico in sicurezza, garantendo la disponibilità per 28 contatti personali al giorno. I canali digitali hanno registrato un forte incremento, lo strumento dei webinar ha riscosso un grande successo: Pensplan ha dato quindi prova di saper portare comunque l’informazione al cittadino con rinnovate modalità imposte dalla pandemia.
Presso la rete di sportelli Pensplan Infopoint sono stati erogati 6.360 servizi, di cui 2.239 consulenze personalizzate. Il 66% delle persone che hanno effettuato il checkup previdenziale presso uno degli sportelli non era iscritto alla previdenza complementare alla data della consulenza. Di questi il 37% si è poi iscritto a un fondo pensione all’interno del Progetto Pensplan. Il 58% dei fruitori del servizio di consulenza personalizzata è rappresentato da donne.
Un forte aumento è stato infine registrato per quanto riguarda l‘utilizzo della piattaforma di servizi online messi a disposizione da Pensplan con un aumento del 48% per la richiesta di prestazioni, del 35% per il cambio della linea di investimento, del 32% nella visualizzazione dello stato delle pratiche. Si registra quindi un’accresciuta autonomia nella gestione online della propria posizione maturata presso il fondo pensione, frutto almeno in parte dell’appello e dell’educazione all’utilizzo da parte di Pensplan.
Gli interventi di sostegno regionale
La Regione Trentino Alto Adige tramite Pensplan sostiene la popolazione nella costituzione di una pensione complementare anche attraverso l’erogazione di appositi interventi, che si concretizzano nel sostegno contributivo in situazioni di difficoltà, nel supporto legale gratuito in caso di mancati versamenti da parte del datore di lavoro e in un contributo sostitutivo della prestazione di servizi in favore di aderenti a fondi pensione non convenzionati con Pensplan.
A fine 2020 risultano già erogati complessivamente 5,3 milioni di euro di contributi a 3.970 beneficiari, di cui oltre 4,9 milioni di euro per far fronte alle situazioni di difficoltà economica degli aderenti. Nel 2020 sono state 477 le richieste di accesso agli interventi di sostegno alla previdenza complementare accolte per un importo totale di 290.000 euro, e quindi in netto calo rispetto al 2019. Posto che le misure di sostegno previste non trovano applicazione immediata, ma solo al termine dello stato di difficoltà, si ipotizza un incremento nell’anno in corso a copertura di situazioni di difficoltà venutesi a creare nel 2020 (es. cassa integrazione).
I costi del Progetto
Per la realizzazione del Progetto la società Pensplan Centrum S.p.A. è stata dotata di un capitale iniziale di 258 milioni di euro. La buona gestione del capitale e la politica di riduzione dei costi attuata ha permesso alla Società non solo di preservare il proprio patrimonio, bensì di coprire nel tempo con i soli rendimenti realizzati i costi derivanti dall’erogazione dei servizi e degli interventi a supporto della popolazione, non generando quindi alcun costo ulteriore per la mano pubblica.
In particolare i costi complessivi della produzione sono diminuiti del 3,4% rispetto al 2019 e del 6,3% rispetto al 2018.
Prospettive future
La Regione ha tracciato nello scorso anno le linee guida per lo sviluppo di due nuovi progetti nell’ambito dell’educazione finanziaria e della non autosufficienza. L’educazione finanziaria e nuovi strumenti di sostegno alla non autosufficienza risultano particolarmente strategici. Essi possono infatti contribuire ad affrontare le nuove sfide sociali.