E’ giunto alla sua ottava edizione, il Report “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori” presentato a stampa e operatori di settore nel corso di due appuntamenti dedicati nelle città di Milano e di Roma il giorno 7 ed 8 settembre 2021.
I due convegni sono stati l’occasione per offrire a tutti i presenti una panoramica dell’ampio universo degli investitori istituzionali italiani. Con tale obiettivo, in apertura di ciascuno dei due incontri, i componenti del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali hanno illustrato le principali evidenze emerse dall’indagine relativa all’anno 2020, con focus peculiari sulla gestione dei patrimoni di Fondi Pensione Negoziali e Preesistenti, Casse di Previdenza, Fondazioni di Origine Bancaria.
La pubblicazione
L’Ottavo Report si pone l’obiettivo di fornire un quadro approfondito relativo agli investitori istituzionali italiani. Dopo una breve analisi quantitativa per iscritti e patrimonio dei principali fondi pensione aperti e PIP, il documento analizza in maniera dettagliata il mondo dei Fondi Pensione Negoziali e Preesistenti, Casse di Previdenza, Fondazioni di origine Bancaria, Compagnie di Assicurazione e forme di assistenza sanitaria integrativa, che – nonostante operino con schemi differenti – rappresentano i principali investitori istituzionali del nostro Paese.
Il Report indaga quindi dettagliatamente l’universo di questi operatori, in termini di numerosità, aderenti attivi e pensionati (per i fondi pensione e le casse previdenziali), dimensione patrimoniale, composizione e diversificazione dei patrimoni, investimenti dedicati all’economia reale italiana, e infine, cataloga i soggetti gestori ai quali tali investitori istituzionali affidano i propri patrimoni sia direttamente (tramite mandati di gestione) sia indirettamente (mediante l’acquisto di fondi d’investimento).
Dalla rilevazione, si ricavano inoltre una serie di classifiche dimensionali – per iscritti e patrimoni dei singoli investitori istituzionali e per risorse affidate ai singoli gestori – che consentono di disporre in modo semplice e immediato di informazioni altrimenti non disponibili in forma aggregata.
Il nostro Paese si classifica al 14° posto su 36 Paesi per patrimonio dei fondi pensione con circa 200 miliardi, molto vicino a Israele, subito dopo la Germania e prima del Cile, preceduto dagli inarrivabili USA (27.549 miliardi di dollari), UK (2.809), Canada (2.524), Australia (1.921), Olanda (1.536), Giappone, Svizzera, Danimarca, Svezia, Corea.
Con un patrimonio pari all’11,4% del PIL e flussi netti investibili vicini ai 2 punti il mercato dei fondi pensione italiani diviene sempre più interessante e ancora di più se consideriamo anche gli altri investitori istituzionali, Casse, Fondi Sanitari integrativi e Fondazioni di origine Bancaria.
Nonostante le ricorrenti crisi finanziarie che si sono susseguite a partire dal 2008 e la crisi sanitaria innescata dalla pandemia da COVID-19 il patrimonio dei fondi pensione e delle Casse Privatizzate è più che raddoppiato e così pure quello delle assicurazioni e del welfare privato.
Nonostante il cigno nero che si è abbattuto sui mercati finanziari, nel 2020 tutti gli investitori
istituzionali hanno ottenuto buoni rendimenti anche se inferiori a quelli del 2019 ma comunque superiori
Alle rivalutazioni previste per legge e basate su inflazione, TFR, Media quinquennale del PIL si ricavano le seguenti percentuali:
Fondi negoziali +3,1%; Fondazioni di origine Bancaria +3,6%; fondi preesistenti 2,6%.
Rivalutazione del Tfr 1.2%.