Crollano i rendimenti dei fondi pensione

La Covip il 27 giugno 2022 ha reso noto i principali dati statistici aggiornati a marzo 2022.

Alla fine di marzo del 2022 gli iscritti alla previdenza complementare sono 9,846 milioni, in crescita di 112.000 unità (+1,1 per cento) rispetto alla fine del 2021.
I fondi negoziali di categoria registrano un incremento di 61.000 posizioni (+1,8 per cento), per un totale a fine marzo di 3,519 milioni.
Le risorse destinate alle prestazioni sono, a fine marzo del 2022, pari a 210 miliardi di euro; per effetto dell’andamento dei mercati finanziari, le risorse sono diminuite di circa 3,3 miliardi rispetto a dicembre del 2021. Nei fondi negoziali, l’attivo netto è di 63,7 miliardi di euro, il 2,5 per cento in meno.
I rendimenti
Nel primo trimestre del 2022 i risultati hanno risentito delle forti turbolenze dei mercati finanziari. Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i rendimenti sono risultati negativi e pari a -3,4 e a -3,6 per cento, rispettivamente, per fondi negoziali e fondi aperti; nei PIP di ramo III essi sono stati pari a -3,5 per cento.
Valutando i rendimenti su orizzonti più propri del risparmio previdenziale, nei dieci anni da inizio 2012 a fine 2021, il rendimento medio annuo composto è stato pari al 4,1 per cento per i fondi negoziali, al 4,6 per i fondi aperti, al 5 per i PIP di ramo III; nello stesso periodo, la rivalutazione del TFR è risultata pari all’1,9 per cento annuo.
Aggiungendo ai dieci anni i primi tre mesi del 2022, i rendimenti medi annui restano positivi: 3,7 per cento per i fondi negoziali, 4,1 per i fondi aperti e 4,5 per cento per i PIP di ramo III.
La rivalutazione del TFR nello stesso periodo è del 2,1 per cento.