Stando ad indiscrezioni raccolte dal Sole 24 ore, sono almeno 7mila le domande arrivate ad oggi all’Inps per ottenere a condizioni agevolate l’anticipo del Trattamento di fine servizio (Tfs), la “liquidazione” degli statali. L’istituto di previdenza ha messo a budget circa 300 milioni di euro per far fronte ai pagamenti che dovrebbero iniziare in settembre dopo aver regolato le ultime questioni burocratiche con il ministero del Lavoro.
L’anticipazione del Trattamento di Fine Servizio, dal 1° febbraio 2023, consente agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali di ottenere l’importo del TFS maturato, al netto di interessi e spese, ad un tasso d’interesse dell’1%. Sull’importo dell’anticipazione al lordo degli interessi si applicherà la ritenuta dello 0,50% per le spese di amministrazione. Poichè il Fondo Credito ha una disponibilità di 300 milioni di euro, avranno l’anticipo chi ha anticipato subito la relativa domanda.
Al Fondo sono iscritti, a domanda fino a quando sono in servizio, tutti i dipendenti dipendenti e pensionati di tutte le amministrazioni pubbliche.