Secondo il rapporto 2023 della Commissione Europea su Occupazione, affari sociali ed inclusione, sempre più persone a rischio di povertà o di esclusione sociale nell’UE, hanno difficoltà ad accedere a servizi essenziali come l’energia, i trasporti e le comunicazioni digitali. La relazione, la prima in assoluto su questo tema, fa luce sulle sfide strutturali che questi gruppi devono affrontare nell’utilizzo di tali servizi e sottolinea la necessità di garantire che la transizione verso modelli verdi e digitali a livello sociale sia equa e inclusiva.
Il principio nr. 20 del pilastro europeo dei diritti sociali, stabilisce invece che ogni individuo ha diritto a servizi fondamentali di facile utilizzo e a prezzi accessibili, tra cui acqua, servizi igienico-sanitari, energia, trasporti, servizi finanziari e comunicazioni digitali.
Tuttavia, la relazione dell’UE mostra che le persone a rischio di povertà o di esclusione sociale devono affrontare sfide significative al riguardo. Inoltre, i risultati evidenziano che i gruppi svantaggiati, come la comunità rom o i senzatetto, hanno maggiori difficoltà, in particolare in relazione all’energia e ai trasporti.
Tuttavia, la relazione dell’UE mostra che le persone a rischio di povertà o di esclusione sociale devono affrontare sfide significative al riguardo. Inoltre, i risultati evidenziano che i gruppi svantaggiati, come la comunità rom o i senzatetto, hanno maggiori difficoltà, in particolare in relazione all’energia e ai trasporti.
Sulla base degli ultimi dati disponibili sul reddito e sulle condizioni di vita nell’UE, la relazione offre una comprensione più approfondita del potenziale impatto dovuta all’attuale crisi.
La UE si è posto l’ambizioso obiettivo di sollevare almeno 15 milioni di persone dalla povertà e dall’esclusione sociale entro il 2030.
Risultati principali
Acqua e servizi igienico-sanitari
nel 2022 solo l’5,20% della popolazione dell’UE non dispone di servizi igienici di base come bagno, doccia o servizi igienici, con picchi del 17,4% in Lettonia, del 18,1% in Lituania, del 20,6% in Bulgaria e del 56,6% in Romania.
Energia
nel 2022 la percentuale di persone che hanno faticato a mantenere le proprie case adeguatamente calde in tutta l’UE è salita al 9,3%, mostrando l’impatto iniziale della crisi energetica. Le persone a rischio di povertà o di esclusione sociale affrontano sfide sproporzionate nell’accesso all’energia. Tuttavia, circa la metà (53%) di coloro che hanno lottato per mantenere le proprie case calde appartiene a gruppi a reddito medio.
Comunicazioni digitali:
nel 2022 circa il 4,20% delle persone nell’UE non era in grado di permettersi una connessione Internet. Per le persone a rischio di povertà o esclusione sociale, la media dell’UE è stata del 7,6%, con Romania, Bulgaria e Ungheria che hanno registrato valori superiori al 25%.
Servizi finanziari:
nel 2021 la maggior parte delle persone nell’UE ha avuto accesso a un conto bancario, solo Ungheria, Bulgaria e Romania che hanno tassi inferiori al 90%. Tuttavia, le tasse elevate, la mancanza di informazioni e i requisiti legali pongono ostacoli per gruppi specifici, in particolare quelli a basso reddito, i senzatetto e i migranti privi di documenti.
Trasporti:
secondo gli ultimi dati disponibili (che per i trasporti risalgono al 2014), il 2,4 % di tutte le persone nell’UE e il 5,8 % delle persone a rischio di povertà non potrebbero permettersi di utilizzare regolarmente i trasporti pubblici. Oltre ai costi, l’accesso ai trasporti dipende da altri fattori, tra cui la qualità e la frequenza dei servizi, lo stato dell’infrastruttura e l’accessibilità (sia digitale che fisica).
Le famiglie a rischio tendono a spendere circa il 60% in più del loro budget per i servizi essenziali. Ciò significa che gli aumenti dei prezzi hanno un impatto maggiore sui più svantaggiati, erodendo il loro potere d’acquisto e ostacolando l’accesso ai servizi essenziali.