Più aumenta l’età pensionabili, più diminuiscono le nascite (almeno al sud!)

Secondo il sole 24 ore che riporta uno studio della banca d’Italia, quindi una fonte autorevolissima, le giovani copie dell’Europa meridionale, Grecia, Italia ecc non fanno figli finchè i nonni non vanno in pensione.
Questo perché il loro aiuto non solo economico, ma anche come “nonni sitter, “Perché il loro aiuto a tempo pieno diventa sempre più indispensabile per crescere i figli, soprattutto dove gli asili nido e i servizi per l’infanzia scarseggiano oppure sono privati e costano molto. Ma l’ innalzamento dell’età pensionabile dovuto alla crescita della speranza di vita dei lavoratori e quindi li fa andare in pensione sempre più tardi, ora a 67 anni ma fra un po’ a 70 anni prevedibilmente, complica le cose.

Impatto negativo sulla crescita demografica
Affidare i figli ai nonni, si sa, spesso vuol dire anche risparmiare. Il paper di Bankitalia citato dal Sole, analizzando il rapporto tra l’aumento dell’età per la pensione e l’andamento delle nascite sottolinea come le riforme previdenziali degli ultimi decenni hanno avuto ed hanno tuttora un impatto negativo sulla crescita demografica di alcuni Paesi. Problema che in un’Italia sempre più ”vecchia” rappresenta una delle principali preoccupazioni per il futuro.
Insomma l’elevazione dell’età pensionabile far calare, in alcuni casi drasticamente, il tasso di fecondità, vale a dire il numero medio di figli per donna in età feconda perché in molti casi nel sud Europa si sopperisce con l’esistenza di una rete familiare molto più solida che in altre aree dell’Europa. Ecco allora che, secondo Bankitalia le giovani coppie farebbero il grande passo del concepimento solo con la certezza di potersi appoggiare sulle spalle dei nonni.