Pubblicato dall’Inps l’ultimo Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato
Nel 2022 il numero di lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi operai agricoli e domestici) sono 16.978.425 con una retribuzione annua media di 22.839 euro e una media di 244 giornate retribuite.
Il dato comprende anche i lavoratori del settore pubblico nei casi in cui essi sono soggetti al contributo per la disoccupazione (ad esempio i supplenti della scuola).
La retribuzione media nell’anno è calcolata come rapporto tra il monte retributivo dei lavoratori con almeno una giornata retribuita nell’anno e il loro numero. Per retribuzione è da intendersi l’imponibile previdenziale comprensivo dei contributi a carico del lavoratore.
La variazione percentuale dei lavoratori sul 2021 è stata pari a +4,3%: quanto al numero di occupati non solo sono stati riassorbiti gli effetti del Covid, ma è stato superato anche il livello pre-pandemia del 2019. Operai (+5,4%) e quadri +3,5%). Anche la retribuzione media, pari a 22.839 euro, ha superato i livelli del 2019.
Con riferimento alla distribuzione per qualifica, nel 2022 la componente degli operai con 9.359.163 lavoratori rappresenta il 55% del totale, mentre il 37% è costituito dagli impiegati, il 4% dagli apprendisti, il 3% dai quadri e lo 0,8% dai dirigenti.
Per quanto concerne la struttura per età nel 2022 la classe di età modale risulta quella tra i 45 e i 49 anni con 2.277.679 lavoratori (13,4% sul totale).
Rispetto al genere, i lavoratori maschi rappresentano il 57,2% della distribuzione. Ne consegue che il tasso di disparità di genere, per questo insieme di lavoratori, è pari a 14,4.
La retribuzione media annua risulta significativamente differenziata sia per età sia per genere. Nel 2022 essa è pari nel complesso a 22.839 euro, aumenta continuamente al crescere dell’età, almeno fino alla classe 55 – 59, ed è costantemente più alta per il genere maschile (nel totale 26.227 euro contro 18.305 euro per le femmine).