La Covip, Autorità di Vigilanza sulla previdenza complementare ha reso noto il 29 gennaio scorso, i principali dati statistici aggiornati al dicembre 2023.
Le risorse destinate alle prestazioni ammontano 222,6 miliardi di euro, in crescita dell’8,2% rispetto ai 205,6 miliardi di fine 2022.
Alla fine del 2023, gli iscritti alla complementari sono 10,7 milioni, con una crescita del 4%.
I fondi negoziali registrano 211.000 posizioni in più rispetto alla fine dell’anno precedente (+5,5 per cento), per un totale che supera i 4 milioni.
Nel corso del 2023 l’ammontare dei contributi incassati da fondi negoziali, fondi aperti e PIP è pari a 14,7 miliardi di euro, in crescita del 5,7 per cento sul 2022 mentre le risorse destinate alle prestazioni totalizzano 222,6 miliardi di euro, in crescita dell’8,2 per cento per il miglioramento dei corsi dei titoli in portafoglio.
Nel 2023 tutte le tipologie di forme pensionistiche e di comparti registrano in media risultati positivi, con valori più elevati per le gestioni con una maggiore esposizione azionaria.
Per i comparti azionari si riscontrano rendimenti in media pari al 10 per cento nei fondi negoziali, all’11,3 nei fondi aperti e all’11,4 nei PIP.
Valutando i rendimenti su orizzonti temporali coerenti con le finalità del risparmio previdenziale, negli ultimi dieci anni (da inizio 2014 a fine 2023) i rendimenti medi annui composti delle linee a maggiore contenuto azionario si collocano intorno al 4-4,5% per tutte le tipologie di forme pensionistiche, nello stesso periodo, la rivalutazione del TFR è risultata pari al 2,4%.