Il referendum di modifica sulla previdenza promosso in Svizzera ha avuto gli esiti scontati. Ma sarà un esempio difficilmente replicabile in Italia.
La previdenza sociale in Svizzera è organizzata in tre pilastri:
- Primo pilastro: Questo è il sistema di sicurezza sociale di base finanziato dallo Stato. Copre il minimo esistenziale e include le pensioni di vecchiaia, invalidità e superstiti. Le prestazioni del primo pilastro sono universali e obbligatorie per tutti i residenti svizzeri. L’età pensionabile è di 65 anni per gli uomini e 64 anni per le donne.
- Secondo pilastro: Questo è il sistema di previdenza professionale, noto anche come previdenza complementare. Coinvolge i datori di lavoro e i dipendenti. Le aziende devono fornire una previdenza professionale ai loro dipendenti. Le prestazioni del secondo pilastro sono basate sul reddito e sulle contribuzioni durante la vita lavorativa. L’età pensionabile per il secondo pilastro è generalmente la stessa del primo pilastro.
- Terzo pilastro: Questo è il sistema di previdenza privata individuale. È volontario e offre incentivi fiscali. Le persone possono contribuire a un piano di risparmio pensionistico privato.
Il primo pilastro della previdenza in Svizzera è finanziato attraverso un sistema di ripartizione. con Contributi mensili da parte dei lavoratori e i datori di lavoro). Questi contributi vengono utilizzati per pagare le rendite attuali ai pensionati.
In Svizzera sarà introdotta una tredicesima per tutti i pensionati. Domenica 3 marzo 2023 gli Svizzeri sono stati molto chiari alle urne, hanno infatti detto sì ad un referendum promosso dai sindacati con il sostegno della sinistra che chiedeva se volevano la 13 mensilità sulla pensione. L’esito della consultazione non è stata così travolgente come si si attendeva, comunque è stata approvata dal 58,24 % dei votanti e da una maggioranza di 16 cantoni su 26.
Invece è stato bocciato il secondo referendum sul sistema pensionistico che proponeva l’innalzamento dell’età di pensionabile adeguandola alla speranza di vita: Si è espresso contro il 74,7% dei votanti.
Ora sarà compito del governo svizzero dare attuazione alla pronuncia elettorale trovando le risorse necessarie.