L’UE rinnova il suo impegno a favore dell’Europa sociale alla conferenza di La Hulpe

Alla conferenza sul pilastro europeo dei diritti sociali, tenutasi il 16 e 17 aprile 2024 a La Hulpe, in Belgio, i partecipanti hanno rinnovato il loro impegno a favore del modello sociale europeo, coniugando maggiore competitività e produttività con pari opportunità, promuovendo posti di lavoro di qualità e condizioni di lavoro eque, riducendo la povertà e le disuguaglianze e realizzando una transizione equa verso la neutralità climatica.

La dichiarazione accoglie con favore il piano di revisione del piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali per il 2025. Ciò servirà anche come base per ulteriori azioni volte a conseguire gli obiettivi principali per il 2030 in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà.

Inoltre, la dichiarazione sottolinea la necessità di rafforzare le parti sociali e la contrattazione collettiva e riconosce il ruolo della società civile, in particolare quando si tratta di combattere l’esclusione sociale e le disuguaglianze. Sottolinea inoltre l’importanza delle pari opportunità e dell’accesso al mercato e  delle condizioni di lavoro, della protezione e dell’inclusione sociali.

E’ stato ribadito l’importanza dell’economia sociale in Europa, mirando alla piena occupazione e al progresso sociale, con un elevato livello di protezione.

Diritti dell’Unione europea, Carta sociale europea del Consiglio d’Europa e la Dichiarazione del Centenario dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro per il futuro del lavoro devono integrarsi per evitare che tutto diventi solo un bel proclamare.

Pur essendo necessario salvaguardare la sostenibilità economica delle pensioni, sono inoltre necessari sforzi continui per migliorarne l’adeguatezza.

 A livello UE, un coordinamento rafforzato tra la consegna dell’Aging Report, del Pension Adequacy Report e del Long-Term Care Report, garantirebbe la complementarità e la coerenza del monitoraggio.

 Al tempo stesso bisogna affrontare le esigenze esistenti e crescenti in campo sanitario e a lungo termine con una forte attenzione alla prevenzione e ad adeguate, paritarie e l’accesso alle cure.

 Le trasformazioni del mercato del lavoro rafforzano la necessità di un’innovazione continua, miglioramento dell’adeguatezza dei sistemi nazionali di protezione sociale. È questo una priorità fondamentale per intensificare l’apprendimento reciproco e monitorare ulteriormente la situazione sull’accesso ai servizi sociali ,tutela dei lavoratori dipendenti e autonomi, nel rispetto delle diversità dei sistemi nazionali di protezione sociale.

Occorre rendere il coordinamento della sicurezza sociale a prova del futuro, con  più certezze giuridiche, più trasparenza e maggiore cooperazione tra gli Stati membri.

Bisogna garantire la portabilità dei diritti previdenziali all’interno dell’Unione e rendere i sistemi di protezione sociale più facili da usare per i cittadini che si spostano da uno Stato all’altro e per i

 datori di lavoro.

Per facilitare l’applicazione delle regole e combattere le pratiche illegali, occorrono ulteriori misure per implementare e integrare ulteriormente lo scambio elettronico del sistema di informazioni sulla previdenza sociale e per una visione globale sulla digitalizzazione.

Da un nuovo sondaggio Eurobarometro emerge che l’88% degli intervistati ritiene che un’Europa sociale sia importante per loro personalmente. Inoltre, il 60% degli intervistati è a conoscenza di almeno una recente iniziativa chiave dell’UE nei settori dell’occupazione, degli affari sociali e dell’inclusione, come la direttiva sui salari minimi, la direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare o il Fondo sociale europeo Plus.