Per portabilità nel campo della previdenza complementare è la possibilità, a certe condizioni di poter trasferirsi da un fondo pensione ad un altro.
Il fondo pensione è trasferibile non prima di due anni dalla sottoscrizione di un prodotto di previdenza complementare. Dopo questo lasso di tempo è possibile scegliere di trasferire la somma accumulata su un altro prodotto pensionistico mantenendo inalterata l’anzianità che è stata maturata nel frattempo.
Il Disegno di Legge sulla Concorrenza 2024 introduce importanti novità riguardo la portabilità dei fondi pensione.
Queste modifiche mirano a creare un mercato più competitivo e flessibile per i fondi pensione, permettendo ai lavoratori di mantenere il fondo preferito durante tutta la loro carriera, indipendentemente dal datore di lavoro.
Ecco i punti principali:
1. “Portabilità dei contributi pensionistici”: I lavoratori potranno trasferire i loro contributi pensionistici a un fondo di loro scelta, eliminando i vincoli imposti dai contratti collettivi nazionali.
2. “Versamento del TFR”: In caso di trasferimento della posizione individuale, il lavoratore ha diritto al versamento del TFR maturando e dell’eventuale contributo a carico del datore di lavoro al fondo pensionistico prescelto.
3. “Anticipo delle prestazioni pensionistiche”: Per i lavoratori disoccupati da oltre 24 mesi, sarà possibile richiedere un anticipo delle prestazioni pensionistiche fino a dieci anni prima dei requisiti per l’accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio.
Ora bisognerà vedere se e come sarà tradotto in legge.