La nuova prestazione universale Inps per gli anziani

Il decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, ha introdotto, in via sperimentale per il periodo dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, una nuova prestazione denominata Prestazione Universale al fine di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti. L’INPS provvede all’individuazione dello stato di bisogno assistenziale, di livello gravissimo, dei soggetti anziani. La Prestazione Universale, una volta riconosciuta, assorbe l’indennità di accompagnamento e le ulteriori prestazioni assistenziali.

In particolare, per quanto attiene alle ulteriori prestazioni, l’interessato in sede di domanda deve espressamente optare per il riconoscimento della Prestazione Universale in sostituzione delle predette prestazioni.

Beneficiari della prestazione

Possono accedere alla Prestazione Universale le persone anziane non autosufficienti, in possesso, cumulativamente, dei seguenti requisiti:

 a) un’età anagrafica pari o superiore a 80 anni;

 b) un livello di bisogno assistenziale gravissimo, individuato dall’INPS, sulla base delle informazioni sanitarie a disposizione nei propri archivi e delle indicazioni fornite dalla apposita commissione tecnico-scientifica;

 c) un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore a 6.000 euro;

 d) la titolarità dell’indennità di accompagnamento, ovvero il possesso dei requisiti per il riconoscimento del suddetto beneficio.

Accertamento del livello di bisogno assistenziale gravissimo

Ai fini dell’individuazione del livello di bisogno assistenziale gravissimo si deve fare riferimento alle indicazioni fornite dalla commissione tecnico-scientifica di cui all’articolo 34, comma 3, del decreto legislativo n. 29/2024, approvate con il decreto ministeriale 19 dicembre 2024. In particolare, la valutazione deve essere effettuata tenendo conto dei seguenti parametri:

1. Requisito sanitario: VALUTAZIONE DELLA DISABILITÀ GRAVISSIMA

2. Composizione della Prestazione Universale: quota fissa e quota integrativa. Obbligo di spesa della quota integrativa.

La quota fissa monetaria  è corrispondente all’indennità di accompagnamento.

La quota integrativa definita «assegno di assistenza», ha un importo attualmente pari a 850 euro mensili, nei limiti delle risorse disponibili.

La quota fissa e la quota integrativa sono liquidate mediante due pagamenti separati.

La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica o per il tramite degli Istituti di patronato, al compimento di 80 anni.

Messaggio numero 4490 del 30-12-2024