La Regione autonoma Trentino Alto Adige iscrive alla pensione complementare tutti i neonati regionali

La Regione regala un contributo fino a 1.100 euro per ogni nuovo nato, adottato o affidato.

La Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol ha approvato il disegno di legge sull’iscrizione a forme di previdenza complementare per i nuovi/e nati/e, in quanto afferma la Regione, “la previdenza complementare non è più un’opzione, ma una necessità”.

La nuova legge prevede un contributo economico a favore di ogni nuovo nato, adottato o affidato, per incentivare l’apertura di un fondo di previdenza complementare intestato al minore. Si tratta di un intervento concreto che nasce dalla consapevolezza che, con il passaggio al sistema contributivo, le pensioni future saranno sensibilmente inferiori rispetto a quelle del passato.

Il contributo previsto è pari a 300 euro alla nascita, o all’atto dell’adozione o dell’affidamento, e sarà versato direttamente nella posizione previdenziale del minore. Per i quattro anni successivi è prevista l’erogazione di ulteriori 200 euro all’anno, a condizione che la famiglia versi almeno 100 euro annui nello stesso fondo. Il provvedimento vale anche per i bambini già nati: in via transitoria, il contributo spetterà anche ai minori che al 1° gennaio 2025 non hanno ancora compiuto cinque anni o per i quali non siano ancora trascorsi cinque anni dall’adozione o dall’affidamento.

Con questa legge si vuole investire fin dalla nascita nel futuro previdenziale dei giovani perché la  Regione ha già una cultura previdenziale più diffusa rispetto alla media nazionale grazie al progetto Pensplan. È difficile chiedere a un giovane di pensare oggi alla pensione che riceverà tra quarant’anni, ma possiamo creare le condizioni affinché questo risparmio inizi da subito, grazie a un sostegno pubblico concreto .

Per accedere al contributo, il richiedente dovrà risiedere da almeno tre anni in un comune della Regione, mentre il minore dovrà essere residente alla nascita o acquisire la residenza in Regione per effetto del provvedimento di adozione o affidamento. Per beneficiare delle erogazioni negli anni successivi, sarà necessario che il minore continui a risiedere stabilmente in Regione. Per l’adesione a una forma di previdenza complementare non sarà in alcun modo considerata: si tratta infatti di una misura universale, fondata sul principio dell’uguaglianza delle opportunità previdenziali.

L’intervento sarà gestito da Pensplan Centrum S.p.A.

La Regione prevede un’adesione stimata pari al 20% dei potenziali beneficiari, circa 8.500 nascite e adozioni ogni anno, l’investimento previsto ammonta a poco più di 3,2 milioni di euro per il primo anno, per poi stabilizzarsi attorno ai 2 milioni annui a regime.