Proposte per lo sviluppo dei fondi pensione: più adesioni nelle PIM e più capitali da investire

Il 16 settembre 2025, presso la Camera dei Deputati a Roma, si è svolto il convegno Proposte per lo sviluppo dei fondi pensione: più adesioni nelle micro e piccole imprese e più capitali in economia reale, promosso in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.

Il 16 settembre 2025, presso la Camera dei Deputati a Roma, si è svolto il convegno Proposte per lo sviluppo dei fondi pensione: più adesioni nelle micro e piccole imprese e più capitali in economia reale, promosso in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.

All’incontro ha partecipato Pier Carla Delpiano, Direttrice Risorse Umane, Organizzazione e Performance di Formez.

Durante il convegno sono stati affrontati temi centrali quali l’incremento dell’adesione ai fondi pensione da parte dei lavoratori delle micro e piccole imprese e la canalizzazione dei capitali previdenziali verso l’economia reale, con l’obiettivo di favorire crescita e sostenibilità.

Nel corso dei lavori è stato presentato e distribuito il documento I fondi pensione nella legislazione italiana: la sottrazione di capitale all’economia reale e il diritto negato ai lavoratori delle PMI, redatto dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali e disponibile presso la Direzione Risorse Umane, Organizzazione e Performance. Il testo analizza le attuali disposizioni normative relative al conferimento del TFR ai fondi pensione, evidenziando le criticità dell’obbligo, per le aziende con almeno 50 dipendenti, di destinare tali risorse al Fondo di Tesoreria dell’INPS.

Dall’incontro è emersa con chiarezza la necessità di semplificare il quadro normativo, di promuovere una maggiore cultura previdenziale e di valorizzare i fondi pensione come investitori di lungo periodo.

Come fa presente Itinerari Previdenziali, Il versamento del Tfr al fondo tesoreria Inps per le imprese con più di 50 dipendenti  ha comportato una notevole sottrazione di risorse all’economia reale del Paese: dall’avvio della riforma nel 2007, su 438 miliardi di TFR generato nel sistema produttivo, 242 sono rimasti in azienda, 97,3 miliardi sono stati destinati ai fondi pensione e 98,5 miliardi sono confluiti nel Fondo di Tesoreria, una cifra enorme che sarebbe potuta servire per investimenti finalizzati a migliorare la produttività – che, nel nostro Paese è molto bassa in raffronto con i Paesi OCSE – e aumentare i salari. Inoltre, l’elevato importo rimasto nelle aziende con meno di 50 addetti rivela anche la sottrazione del diritto alla previdenza complementare di oltre la metà dei 14 milioni di lavoratori dipendenti che non possono (o, più precisamente, non vengono spesso messi nelle condizioni aderire) solo perché l’impresa non ha altre fonti di finanziamento.

Hanno partecipato: Ugo Loeser- Amministratore Delegato di Arca Fondi SGR; Alberto Brambilla – Presidente di Itinerari Previdenziali; Mario Pepe – Presidente COVIP; Marco Osnato – Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati; Antonio Misiani – Vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato; Claudio Durigon -Sottosegretario al Ministero del Lavoro.