Presentato il XXIV Rapporto Inps, assicurati sono 27 milioni con un sistema previdenziale solido

E’ stato presentato mercoledì 16 luglio 2025 a Roma, il 24° rapporto Inps che ha fatto il punto su lavoro, welfare e sostenibilità. L’Istituto ha raggiunto il record storico di 27 milioni di assicurati che garantiscono il pagamento delle prestazioni a circa 15,7 milioni di pensionati. L’importo medio della pensione è di 1.884 euro mensili.

L’INPS ha raggiunto il record storico di 27 milioni di assicurati con un incremento di 400mila unità su base annua e di 1,5 milioni rispetto al periodo pre-pandemico. Il dato conferma la solidità del sistema pensionistico pubblico che assicura il pagamento della prestazione a circa 15,7 milioni di pensionati, con un assegno medio di 1.884 euro. Gli stranieri rappresentano il 13,7% dei 20,8 milioni di lavoratori dipendenti, circa 2milioni e mezzo.

Nell’ultimo anno l’Istituto ha accelerato sulla digitalizzazione dei servizi e l’implementazione dell’intelligenza artificiale per offrire servizi sempre più personalizzati nell’ottica del welfare generativo. Nei primi sei mesi del 2025 la nuova app INPS  mobile, è utilizzata abitualmente da circa 6 milioni di utenti.

A trainare la crescita degli assicurati è soprattutto il lavoro dipendente privato, mentre il lavoro autonomo tradizionale (artigiani, commercianti, coltivatori diretti) continua la sua lenta contrazione.

Rilevante è anche la dinamica del Mezzogiorno, dove gli assicurati crescono del 7,4% tra il 2019 e il 2024. In parallelo, aumentano l’occupazione femminile (+ 6,7%) e quella giovanile (+11,2%), con oltre 719mila giovani in più dal 2019, pur restando critico l’accesso stabile al lavoro.

Sul fronte previdenziale, l’indicizzazione ha protetto il potere d’acquisto.

La nuova fase di crescita si legge anche nel flusso delle nuove pensioni: nel 2024 ne sono state liquidate 1,57 milioni, il 4,5% in più rispetto al 2023, con un calo delle pensioni anticipate e un aumento di quelle di vecchiaia e delle prestazioni assistenziali. Il Rapporto ribadisce inoltre la natura redistributiva del sistema pensionistico italiano, che riduce le disuguaglianze grazie alle integrazioni al minimo e all’indicizzazione piena per gli assegni bassi.

Sul versante delle famiglie crescono le misure di sostegno alla genitorialità registrando più domande di congedo parentale. L’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) registrano una partecipazione al mercato del lavoro più che raddoppiata degli ex percettori di Reddito di Cittadinanza.

Il 2024 è stato caratterizzato anche da un nuovo rapporto con le imprese. Con la Corte dei Conti è stato siglato un protocollo per rafforzare i controlli sulle indebite percezioni di prestazioni come ADI e SFL. Il welfare dell’Istituto ereditato dall’ex Inpdap, genera 5.480 posti letto per studenti e 1.800 per anziani in residenze assistite, mentre 120 milioni di euro finanziano borse di studio e diritto allo studio. In parallelo, il progetto “INPS in rete per l’inclusione” collega 56 accordi territoriali con terzo settore e comuni per intercettare fragilità prima che diventino emergenze.