Il nodo pensioni: dall’obbligo dei fondi ai lavori usuranti

La manovra finanziaria 2026 rimane ancora lontana, ma il cantiere pensioni è già attivo on proposte più o meno strampalate. Una di queste è la possibilità di destinare una quota del Tfr ai fondi pensione o addirittura rendere obbligatoria per i giovani l’iscrizione ai fondi pensione. Oppure “scippare” il Tfr ed utilizzare sempre il Tfr ma come rendita per anticipare il pensionamento a 64 anni. Infine, non far scattare l’innalzamento dell’età a 67 e 3 mesi previsto dalla legge Fornero a partire dal 2027 ( con un aggravio di costi annui di circa un miliardo di euro per far risparmiare miseri 3 mesi.

Avendo sempre come base di partenza la necessità di tenere sotto controllo i conti e la sostenibilità complessiva del sistema, l’idea fondamentalmente condivisa anche nella compagine di governo è quella di rafforzare la previdenza complementare.

    Con il passaggio al sistema contributivo pieno, gli assegni pensionistici rischiano infatti di diventare troppo magri e i fondi pensione sembrano offrire la vera alternativa al sistema pubblico.

fonte Ansa