Nel rapporto tra patrimonio dei fondi e Pil siamo all’11,7% contro una media Ocse superiore al 75% e un raffronto rispetto ai Paesi del nord Europa, impietoso: Danimarca, 204% del Pil, Olanda (150%) e così via fa notare il Corriere della Sera, omettendo di dire che nei paesi Ocse non c’è il TFR che per l’gli italiani è la vera previdenza complementare, infatti anche gli iscritti ai fondi pensione poi alla fine scelgono il capitale anziché la rendita.

Dopo 20 anni circa sempre secondo il Corriere: 1) gli iscritti lo scorso anno erano 9.707.350, ma i versanti effettivi sono 7.016.210 (senza i Pip vecchi). Gli iscritti ai fondi sanitari per i quali mancano legge e vigilanza, sono oltre 17 milioni; 2) le adesioni ai fondi delle aziende medie e grandi che possono privarsi del Tfr si aggira tra il 70/80% mentre nelle piccole imprese dopo la cancellazione del fondo di garanzia siamo intorno all’8%; ciò significa che a circa 10 milioni di addetti è precluso il diritto alla previdenza complementare.
Recuperare alla complementare i dipendenti delie PMI quello si farebbe decollare finalmente il secondo pilastro pensionistico.

