Le Casse pensioni dei professionisti si sfilano dal salvataggio delle Banche

Dopo la ventata di polemiche seguite alla notizia che l’Adepp, l’associazione che rappresenta 19 Casse pensioni privatizzate dei professionisti, aderiva con 500 milioni di euro al fondo salva banche “Atlante2”, il presidente Oliveti prende carta e penna e con una sua nota del 2 agosto 2016 spiega le ragioni per cui l’Adepp si sfila.
Con la chiusura dei mercati ,e la pubblicazione dei risultati dell’esercizio di stress test delle maggiori banche europee coordinato dall’Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con la Banca Centrale Europea (BCE) e le autorità di vigilanza nazionali, l’Adepp ha avuto in questi giorni successivamente all’Assembla dei Presidenti di lunedì 25 luglio scorso con il Governo.
L’Assemblea deliberò di sostenere l’iniziava Atlante, deliberato di indirizzo politico fatto proprio dai Presidenti, al verificarsi di due condizioni: 1) nel rispetto delle asset allocation e delle procedure nelle proprie politiche di investimento, valutare conveniente il rapporto rischi/rendimento delle proposte tecniche sull’investimento in NPL e 2) la presenza di formali direttive da parte dei ministeri vigilanti in materia di investimenti. Due condizioni di naturale garanzia per i nostri CDA e i nostri Enti che  ad oggi non si sono verificate.
In merito,i vertici ei tecnici dell’Adepp hanno interloquito coni rappresentanti del Ministero dell’economia e delle finanze, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con l’Ufficio di Gabinetto del Ministero del lavoro con particolare riferimento alle direttive ministeriali e con la Cassa depositi e prestiti. Con riferimento al primo punto,pur in presenza di un buon elaborato predisposto dai nostri uffici, gli Uffici di diretta collaborazione dei Ministri hanno consigliato i Ministri di non adottare direttive in materia. Direttve che sono necessarie per superare i vincoli contenuti nell’emanando DM exart.14 del DL 98/2011, proveniente dai collegi dei sindaci nonché dalla Commissione bicamerale di controllo degli enti di previdenza.Si aggiungano inoltre i dubbi relativamente all’applicabilità alle Casse dell’art.8,comma3,del DL 14 febbraio 2016, n. 18, relativamente alla Garanzia dello Stato e alla possibilità per le casse, di poter acquistare Titoli junior emessi nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione per le quali è stata chiesta la garanzia dello Stato.

on riferimento alla proposta tecnica di investimento, questa è pervenuta solo per le vie brevi e non contiene quei valori rischio/rendimento compatibili con gli asset  e con le procedure adottate da tutte le Casse.
Pertanto, anche in considerazione dei tempi ristretti e poco compabilili con le  procedure, non è possibile,salvo autonome e fondate diverse decisioni, procedere a delibera in materia di investenti in Fia, in specie Npl. D’altro canto il fatto che il titolo MPS abbia recuperato sul mercato è senz’altro riferibile alla posizione politica  che è stata assunta dall’Adepp, tranne crollare il giorno dopo quando si è saputo che non se ne faceva niente.
L’Adepp continuerà ovviamente il dialogo con il Governo sul tema degl i investimenti, nel rispetto dei principi che hanno guidato l’Associazione e le Casse associate , individuando comunque le modalità corrette e più adeguate per assicurare l’aiuto e il sostegno all’economia del Paese e agli iscritti.