Nuove agevolazioni per le Casse ed i Fondi pensione che investono nell’economia italiana

L’art 18 del disegno di legge di bilancio per il 2017 crea la nuova categoria degli “investimenti qualificati” distinguendo tra quelli rilevanti per casse di previdenza e fondi pensione e quelli rilevanti per i privati investitori, per questi ultimi con i nuovi piani individuali di risparmio – Pir).
Essi  beneficeranno dell’esenzione dalle imposte sui redditi di natura finanziaria (e le persone fisiche anche delle imposte di successione e donazione), effettuando investimenti diretti a medio e lungo termine nell’ “economia reale” italiana
Per Casse di previdenza e fondi pensione il nuovo regime sostituirà quello introdotto con la legge 190 del 2014, consistente in un credito d’imposta sui redditi degli investimenti a medio lungo termine nel settore delle infrastrutture che non ha dato nessun frutto concreto.
I fondi pensione e le Casse di previdenza che destinano fino al 5% del loro patrimonio ad “investimenti qualificati” beneficiano dell’esenzione sui redditi di natura finanziaria (redditi di capitale e diversi) derivanti da tali investimenti a condizione che li detengano per almeno cinque anni.
Per investimenti qualificati si intendono:
le azioni o quote di imprese (quotate o non quotate) residenti in Italia o in Stati Ue o See con stabile organizzazione in Italia;
le quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio, ugualmente residenti in Italia o in Stati Ue o See, che investono prevalentemente negli strumenti finanziari sopra indicati. Spazio economico europeo (SEE) nacque il 1º gennaio 1994 in seguito a un accordo (firmato il 2 maggio 1992) tra l’Associazione Europea di Libero Scambio (AELS) e l’Unione europea con lo scopo di permettere ai paesi AELS di partecipare al Mercato europeo comune senza dover essere membri dell’Unione ( Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera).
In caso di cessione prima dei cinque anni, i redditi realizzati attraverso la cessione e quelli percepiti durante il periodo minimo di investimento sono soggetti a imposizione secondo le regole proprie dell’ente, con gli interessi, senza applicazione di sanzioni.