Intervenendo a Tuttopensioni organizzato dal quotidiano “Il Sole 24 Ore, il presidente dell’Inps Tito Boeri ha dichiarato:
“Dopo anni in cui i requisiti (per il pensionamento, ndr) erano stati inaspriti e al termine di una crisi molto profonda per l’economia italiana, è presumibile ci sarà una fortissima pressione per poter utilizzare i margini di flessibilità che la legge oggi consente in un modo altamente selettivo, perché solo alcune categorie di lavoratori potranno accedere a queste forme di uscita anticipata. Credo che potremo aspettarci una fortissima domanda di informazioni da parte delle persone potenzialmente interessate. Inoltre l’Ape volontaria è un’architettura estremamente complessa con forti implicazioni sul futuro pensionistico delle persone».
Alla platea dei potenziali fruitori dell’anticipo verrà spedita una busta arancione che, oltre a contenere le informazioni sulla situazione contributiva e una proiezione di futura pensione, è stata arricchita con un box sull’anticipo pensionistico. Si tratta di circa 150mila persone che hanno già (o compiranno) 63 anni entro il 31 dicembre 2018, matureranno almeno vent’anni anni di contributi entro la stessa data, raggiungeranno la pensione anticipata dopo l’Ape. La platea iniziale di riferimento, ha affermato Boeri, è di 285mila persone, ma «alcune di queste hanno già il Pin. A loro manderemo un’email con l’invito ad accedere al sito». Per tutti gli altri, invece, l’invito è a dotarsi di Spid (l’identità digitale che consente di interagire con tutta la pubblica amministrazione) «affinché possano d’ora in poi avere accesso online al sito Inps e avere tutte le simulazioni che servono loro per compiere in modo più informato possibile una scelta a questo riguardo. L’obiettivo che ci diamo con la campagna di invio delle lettere a casa dei contribuenti è farli interloquire con noi in maniera più interattiva e avere più informazioni».