L’Eurogruppo ha accettato di verificare la sostenibilità di bilancio dei sistemi pensionistici dei paesi della zona euro come strumento per orientare il potenziale ulteriore riforma.
Il gruppo dei ministri delle finanze della zona euro ha raggiunto l’accordo in una riunione di ieri.
I ministri vogliono valutare la sostenibilità fiscale dei sistemi pensionistici e punto di riferimento di questi contro i migliori interpreti della zona euro utilizzando due indicatori chiave e ulteriori indicatori di supporto. I due indicatori chiave misurano rischi per la sostenibilità a medio e lungo termine, con particolare attenzione sull’impatto della spesa pensionistica complessiva.
Gli indicatori di supporto includono l’età legale e quella effettiva di pensionamento, e il livello della pensione. L’Eurogruppo condurrà questa analisi comparativa per la prima volta il prossimo anno, e successivamente ogni tre anni e  sarà effettuato nel contesto dei “processi esistenti e meccanismi di sorveglianza, in particolare le relazioni invecchiamento e la valutazione dei programmi di stabilità”.
Parlando alla stampa dopo l’incontro di ieri, Jeroen Dijsselbloem, ministro delle Finanze olandese e presidente dell’Eurogruppo, quello che i meridionali spendono tutto in donne e vino,  ha dichiarato: “Sono molto contento di questo accordo.
E’ il secondo esercizio di analisi comparativa dell’Eurogruppo. Il primo è stato la verifica  sul cuneo fiscale del lavoro, iniziato nel settembre 2015. L’attuale sulla sostenibilità dei sistemi pensionistici ci aiuterà ad approfondire la sostenibilità di bilancio in presenza di squilibri macroeconomici “.