Decreti Ape e parere Consiglio di Stato

Ieri 4 maggio 2017 si è svolto l’incontro fra Governo e Sindacati sulle pensioni. La discussione si è concentrata esclusivamente sulle problematiche attinenti ai decreti attuativi su APE Agevolata e Precoci e, completato questo punto, l’Esecutivo ha chiesto di aggiornarci al prossimo 10 maggio.
Se da un lato era oggettiva l’esigenza di affrontare il punto relativo ai decreti, in particolare
alla luce dei pareri del Consiglio di Stato, dall’altro il fatto che sulla seconda fase si stenti a procedere, senza che sia emerso un qualche minimo orientamento del Governo, costituisce motivo di preoccupazione.
Rispetto ai decreti attuativi, i pareri del Consiglio di Stato (n. 960 e 961 del 28 aprile 2017
contengono diverse osservazioni e richieste di modifica rispetto alle quali il Governo ha evidenziato le sue valutazioni.
In particolare:
•sarà accolto il punto relativo alla retroattività della prestazione dal momento del
perfezionamento di tutti i requisiti richiesti (compresa l’interruzione del rapporto di
lavoro), comunque non prima del 1° maggio 2017;
•rispetto alla finestra di presentazione delle domande il termine potrebbe essere
posticipato al 15 luglio; il Consiglio di Stato proponeva il 31 luglio ma il Ministero
ha reso evidente le difficoltà che si determinerebbero per la gestione delle fasi
successive;
•sarà possibile presentare contestualmente sia la domanda di riconoscimento delle
condizioni che quella di accesso alla prestazione, qualora siano già maturati tutti i
requisiti previsti;
Il Governo si riserva una ulteriore valutazione sul punto relativo ai criteri di priorità (età
anagrafica o data maturazione dell’insieme dei requisiti richiesti);
•intende confermare la cumulabilità con i redditi da lavoro nei termini previsti
dagli schemi dei decreti (non oltre gli 8000 euro pena la perdita del diritto alla
prestazione);
•sul punto relativo alla platea dei beneficiari, in particolare sugli aspetti relativi
all’esclusione di chi non ha maturato i requisiti per accedere alla Naspi e al posticipo
dell’accesso alla prestazione per i lavoratori agricoli, il governo è  orientato ad accogliere i
rilievi contenuti nei pareri.
•sulla documentazione da richiedere al lavoratore a corredo della domanda (in
particolari le certificazioni relative allo stato di non autosufficienza o di invalidità)
l’orientamento è confermarne la richiesta per le difficoltà che potrebbe avere
l’Amministrazione nel reperirla direttamente.
La valutazione dei sindacati, specie la Cgil, si è incentrata su alcuni elementi:
la preoccupazione per lo slittamento nella pubblicazione dei decreti e l’invito a procedere
rapidamente con i prossimi adempimenti, considerando che gli schemi dei decreti andranno corretti sulla base del parere del Consiglio di Stato, registrati dalla Corte dei conti e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale e successivamente l’Inps dovrà emanare le circolari attuative;
la condivisione sugli orientamenti relativi alla retroattività (era una richiesta sindacale),
all’ampliamento di 15 giorni della finestra temporale e alla possibile contestualità nella
presentazione delle domande;
considerando infondate, oltre che ingiuste, le ragioni che dovrebbero portare al restringimento della platea e abbiamo quindi invitato il Governo a non procedere in quella
direzione.