Il numero delle pensioni1 della Gestione Dipendenti Pubblici (GDP), vigenti al 1° gennaio 2017 (Prospetto 1), è pari a 2.843.256, in aumento rispetto all’anno precedente, in cui ammontava a 2.819.751 pensioni, dello 0,8%; l’importo complessivo annuo delle pensioni (importo complessivo mensile moltiplicato 13) è di 67.577,3 milioni di euro, con incremento percentuale dell’1,9% rispetto all’anno 2016, in cui l’importo risultava di 66.309,8 milioni di euro.
La ripartizione per Cassa delle pensioni vigenti all’1.1.2017 evidenzia che il 59,2% dei trattamenti pensionistici è erogato dalla C.T.P.S  (Cassa Trattamenti Pensionistici dipendenti Statali) .
L’Importo medio mensile lordo della pensione dei dipendenti pubblici è di € 1500.00

C.P.D.E.L. con il 37,6%; le altre Casse rappresentano complessivamentecirca il 3% del totale. Con riferimento all’importo complessivo annuo, risulta che il 62,4% è a carico della C.T.P.S., che eroga importi medi mensili pari a 1.927,80 euro, il 31,1% a carico della C.P.D.E.L. che presenta importi medi mensili di 1.510,58 e il rimanente 6,5% è erogato dalle altre Casse, con importi che variano da 1.381,40 euro mensili per la C.P.I. a 4.334,01 euro mensili per la C.P.S.. le pensioni liquidate sono diminuite nel 2016 rispetto all’anno precedente del 4,1%, risultando rispettivamente pari a 114.833 nell’anno 2016 e a 119.778 nell’anno 2015; gli importi medi mensili sono pari a 2.018,33 euro nel 2016 e a 1.997,45 euro nel 2015, con incremento percentuale dell’1,1%. Si evidenzia che per la categoria di vecchiaia la classe con maggior numero di pensioni è quella 65-69 anni sia per i maschi sia per le femmine, con pesi percentuali pari rispettivamente a 24,5% per i maschi e a 28,6% per le femmine. La classe più numerosa delle pensioni di inabilità è per i maschi quella fino a 60 anni (22%), mentre per le femmine sempre quella 65-69 anni, con il 17,3%. Infine per le pensioni ai superstiti la maggiore numerosità si rileva nei maschi con età compresa tra 75 e 79 anni e nelle femmine con età compresa tra 80 e 84 anni. L’età media complessiva dei titolari di pensioni di vecchiaia e anzianità/anticipate è circa 73 anni sia per i maschi sia per le femmine; quella dei titolari di pensione di inabilità si discosta di oltre 2 anni tra i due sessi (71,1 per i maschi e 73,7 per le femmine); l’età media della categoria superstiti è molto differenziata tra i due sessi, essendo pari 71,1 anni per i maschi e a 78,5 anni per le femmine.