Quattordicesima, la metà se ne va in debiti e bollette

Il 49% del totale incassato da lavoratori e pensionati verrà utilizzato per pagare le tasse e altre spese obbligate. Il 23,8% per i consumi. E il restante 16% per risparmio e investimenti. I calcoli della Confesercenti.
Tra la seconda metà di giugno e la prima di luglio oltre sette milioni di persone hanno ricevuto o riceveranno l’attesa mensilità in più, per la quale nel 2017 saranno erogati complessivamente circa 6,7 miliardi di euro, in crescita di 900 milioni sul 2016 grazie all’ampliamento della platea di percettori tra i pensionati.
Ma la mini-iniezione di liquidità, un tempo destinata soprattutto alle vacanze, quest’anno verrà destinata solo minimamente ai consumi: quasi la metà del monte totale, infatti, cioè il 49% (pari a 3,3 miliardi di euro) verrà infatti utilizzato per pagare tasse e spese obbligate, da quelle per la salute ai conti in sospeso.
Secondo l’Ufficio economico della Confesercenti, che ha elaborato dati Istat e Swg, a percepire la 14esima in Italia sono circa 3,8 milioni di lavoratori dipendenti e 3,4 milioni di pensionati. I pensionati, tra l’altro, sono in crescita: lo scorso anno, prima dell’allargamento della platea, erano 2,1 milioni. Per i pensionati è aumentato anche l’importo della 14esima, da 407 a 507 euro. Per i lavoratori dipendenti invece, la mensilità vale in media 1.400 euro.
Sempre secondo Confesercenti, circa 1,6 miliardi di euro saranno impiegati per saldare debiti e bollette scadute; 938 milioni per le spese sanitarie e mediche, mentre i rimanenti 737 milioni per pagare Imu, Tari e altre imposte. Al risparmio e agli investimenti andrà 1 miliardo di euro circa, il 16% del monte totale.
Sui consumi confluiranno circa 2 miliardi, meno di un terzo delle 14esime (23,8%). Di queste risorse la maggior parte (1,6 miliardi) servirà per finanziare una vacanza, mentre 400 milioni andranno in spese straordinarie e regali. Poco più di 300 milioni saranno infine destinati agli ormai imminenti saldi estivi.