Dopo la scadenza del 15 luglio l’Inps ha reso noto il numero delle domande presentate per avere la pensione anticipata già a 63 anni, invece che di ll e 7 mesi come vuole la legge Fornero. Le domande  sono state complessivamente 66.409.  Tutti hanno dato conto di questa cifra e pochi hanno evidenziato un fatto assolutamente abnorme. La tipologia di aventi diritto più rappresentata è quella dei lavoratori disoccupati con 34.530 domande, seguiti  dagli addetti alle mansioni difficoltose (15.030). Senza questo provvedimento frutto dell’accordo governo sindacati del 28 settembre scorso, questi ex lavoratori, cosa avrebbero fatto durante gli anni mancanti al pensionamento, la miseria totale, i lavoretti in nero, diventati abitué delle mense della Caritas? E’ un interrogativo che pochi comunque si sono posti.

Le domande sono così distribuite:   39.777 domande di certificazione delle condizioni di accesso all’APE sociale;  26.632 domande di certificazione delle condizioni di accesso al pensionamento anticipato per lavoratori precoci.

Il maggior numero di domande è stato presentato in Lombardia (11.048), seguita dal Veneto (6.701), dalla Sicilia (5.608), dal Piemonte (5.568), dall’Emilia Romagna (4.865), dal Lazio (4.594) e dalla Toscana (4.566).

Per quanto riguarda la distribuzione per genere, le donne che hanno presentato la domanda per la certificazione per l’APE sociale sono state 11.668, contro le 28.109 degli uomini. Le domande per la certificazione per lavoro precoce, invece, sono state presentate da 22.900 uomini e da 3.732 donne.