Il 27 luglio 2017  si è svolto, dopo alcuni tavoli tecnici dei mesi scorsi, il previsto incontro  Governo-Sindacati sul Lavoro e sulla Previdenza, la cosiddetta fase 2.  Il Ministro Poletti ha aperto l’incontro ricordando che con la nota di aggiornamento del Def sarà più chiaro il quadro delle risorse disponibili.
Poletti ha poi ritiene possibile il riconoscimento di una quota positiva di flessibilità che dovrebbe garantire risorse aggiuntive.
Sulla previdenza il Ministro ricordando i risultati della Fase 1 e proponendo lo stesso metodo ed ha proposto i seguenti punti di riflessione:
1) Giovani, pensione di Garanzia. Il tema deve essere affrontato, partendo dal presupposto che creare occupazione stabile e di qualità è il presupposto più forte. L’ obiettivo è garantire al momento del pensionamento una misura dignitosa. Il tema ha una proiezione nel tempo e riguarda coloro che saranno esclusivamente contributivi. Quindi la discussione deve avere a riferimento i vincoli  attualmente in vigore per poter andare in pensione, l’1,5 e 2,8 dell’assegno sociale. Attualmente se la pensione è inferiore a 700 euro o 1200 euro non si può andare in pensione per vecchiaia o anticipata. Si propongono inoltre un insieme di misure previdenziali ed assistenziali per coprire le discontinuità contributive tenendo presente i vincoli di compatibilità finanziaria;
2) Previdenza complementare. Occorre affrontare il tema di come favorire le adesioni, quale tassazione di sostegno, come rendere meno rigido è vincolato uno strumento come RITA;
3) Il lavoro di cura e l’adeguamento della speranza di vita. I temi devono essere correlati, provando a trovare qualche correttivo per i lavoratori in condizioni più disagiate o più faticose (operando sulla aspettativa una sorta di sterilizzazione per specifiche categorie, anche in relazione all’APE). È stato rimarcato come esista uno sbilanciamento nell’accesso all’Ape tra uomini e donne e come vada recuperato;
4) un approfondimento sul tema della Governance dell’INPS, con l’impegno di arrivare ad una legge;
5) Perequazione dei trattamenti pensionistici in coerenza a quanto scritto nel verbale della Fase 1.
Su questa parte nei diversi interventi di parte sindacale sono state proposte diverse valutazioni, tutte coerenti e condivise.
La previdenza complementare  deve comunque rimanere il secondo pilastro e quindi deve trovare degli equilibri nei diversi “utilizzi flessibili” che si propongono.
Il giorno 30 alle 12 è previsto il prossimo appuntamento sui temi delle pensioni dei giovani e la previdenza complementare per poi proseguire la lavoro di cura, aspettativa di vita, ape sociale e previdenza/assistenza.
Il giorno 31 alle 15 è previsto il tavolo su politiche attive e passive, giovani e decontribuzione, crisi aziendali.
Il giorno 7 settembre alle 15 è previsto il tavolo sulle pensioni in essere.