(ANSA) – ROMA, 13 SET – “Per quanto riguarda la tassazione sul lavoro, i contributi previdenziali rimangono alti in molti Paesi e ciò richiederà ulteriori azioni se l’onere fiscale complessivo sul reddito da lavoro deve essere ridotto e gli incentivi a lavorare migliorati”. Lo scrive il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, nella sua introduzione al rapporto sulle riforme fiscali dei Paesi aderenti all’organizzazione. L’Ocse sollecita poi un cambio di passo nel modo dei governi di affrontare le conseguenze della crisi economica. Gurria definisce l’organizzazione “sempre più preoccupata” per le “persistenti ineguaglianze nella crescita, nei redditi e nella distribuzione della ricchezza”, incoraggiando a passare “dal focus stretto sulla crescita economica verso una maggiore enfasi sull’inclusione”. Per assicurare prosperità sociale, l’Ocse ritiene cruciale l’utilizzo della leva fiscale.
Il problema reale però è quello che la diminuzione dei contributi previdenziali non può portaread una diminuzione delle pensioni. In Italia si pensa di ovviare a ciò riducendo il cuneo fiscale e mettendo gli oneri a carico del bilancio statale.