Valanga di emendamenti alla legge di bilancio

Come al solito è stata presentata una valanga di emendamenti alla legge di bilancio 2018. Il che vuol dire che nella maggior parte dei casi saranno bocciati, al massimo accolto qu7alcuno del governo e se la marea non si arresta, ci sarà il solito voto di fiducia, come ormai è diventata prassi. Sono circa 4.000 quelli presentati in commissione Bilancio al Senato ieri dai capigruppo dei diversi partiti politici. Tra i temi centrali c’è il pacchetto famiglia e previdenza con un pacchetto di emendamenti trasversali proposti praticamente da tutte la forze politiche.
Dal Pd sono arrivati 410 emendamenti al Ddl di bilancio, su cui la commissione Bilancio del Senato comincerà a votare tra la fine della prossima settimana e l’inizio di quella successiva dopo il via libera dell’Aula di Palazzo Madama al decreto fiscale. Tra i ritocchi Dem,  c’è quello che punta a prorogare al 31.12.2019 l’Ape social allargandone i criteri soprattutto con riferimento ai disoccupati e ai cd. lavori gravosi le categorie che più delle altre hanno sofferto la presenza di criteri di concessione particolarmente restrittivi. C’è anche la proposta di sospendere il prossimo adeguamento alla speranza di vita per i cd. lavori gravosi, anticipando la prossima intesa tra governo-sindacati. Ma su questo tema è probabile che sia il Governo a produrre un emendamento al testo della legge se l’intesa andrà in porto. Altre proposte riguardano la previdenza complementare con l’armonizzazione delle regole tra pubblico e privato
La minoranza Dem ed Mdp propongono di estendere a tutti l’opzione donna per uscire prima, il rinvio totale della decisione sull’adeguamento alla speranza di vita al 2018 e ulteriori correttivi sulla salvaguardia pensionistica e per i lavoratori precoci considerando la scarsità delle domande accolte per questi strumenti rispetto alle aspettative. Per MDP e parte della Sinistra Dem c’è poi la richiesta di riconoscere il lavoro di cura ai fini previdenziali e diverse proposte in materia di pensioni dei giovani volte a recepire l’accordo quadro dello scorso anno con i sindacati (tra cui la pensione di garanzia per i giovani e la flessibilità in uscita nel contributivo). Ancora più numerose le proposte delle opposizioni che puntano a mettere in discussione l’impianto stesso della Legge Fornero.
Alleanza Popolare ha depositato 550 emendamenti in Commissione, che puntano su un pacchetto famiglia imperniato su una card per i nuclei numerosi e sul rifinanziamento del bonus bebè in scadenza il prossimo 31 dicembre 2017, i voucher per i servizi di baby-sitting, i buoni per l’istruzione dei figli di famiglie numerose, il rifinanziamento dei fondi destinati agli alunni disabili delle scuole paritarie, la creazione di un ‘fondo caregiver’ con 135 milioni annui volti a garantire a chi assiste i familiari una contribuzione figurativa, copertura assicurativa e polizza contro le malattie professionali. Anche il Pd ha presentato ritocchi per “ripristinare” il bonus bebè e alzare l’attuale tetto di 2.840 euro sopra il quale i figli non sono più considerati a carico dei nuclei per beneficiare delle detrazioni.

fonte:Pensionioggi