Inps, rosso monstre di 6 miliardi: “Adesso serve davvero una riforma”
La Corte dei Conti nella Relazione sulla gestione finanziaria dell’istituto di previdenza relativo all’anno 2017 attesta come il patrimonio dell’Inps è entrato in territorio negativo. Il riequilibrio dei conti solo grazie all’intervento dello Stato con la legge di Bilancio. Per la Cgil è tempo di cambiare governance“
Il risultato economico di esercizio dell’Inps mostra un valore negativo per oltre 6 miliardi. Lo sottolinea la Corte dei Conti nella Relazione sulla gestione finanziaria dell’istituto di previdenza in cui viene messa in evidenza la situazione patrimoniale precaria, puntellata dall’intervento dello Stato con l’ultima legge di Bilancio.
“Il susseguirsi di risultati economici negativi si riflette sulla progressiva erosione del patrimonio netto che si attesta a fine esercizio su un importo di poco meno di 78 milioni e che passa in territorio negativo in sede di assestamento del bilancio di previsione 2017”.
Nel 2017 quindi il patrimonio dell’Inps è entrato in territorio negativo per oltre 9 miliardi sull’onda del risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Istituto per il 2016.
Inps, sprofondo rosso: rosso monstre di 6 miliardi, eroso il patrimonio
Viene rilevato come sia in peggioramento la gestione finanziaria di competenza “con un avanzo di 351 milioni (erano 1,434 miliardi nel 2015), determinato dalla somma algebrica del risultato di parte corrente negativo per 457 milioni (- 3,432 miliardi nel 2015) e di quello di parte capitale positivo per 808 milioni (4,865 miliardi nel 2015)”.
La Manovra “salva-Inps”
Secondo i magistrati contabili  “la situazione patrimoniale dell’Inps tornerà ad attestarsi su un saldo, tra poste dell’attivo e del passivo, in deciso miglioramento per effetto della disposizione contenuta nella legge di Bilancio per il 2018 che, attraverso una ‘sistemazione’ dei rapporti finanziari dell’Istituto con lo Stato, riconosce la natura di trasferimento a titolo definitivo dei debiti per anticipazioni alla gestione previdenziale per un importo di circa 59,455 miliardi e la compensazione di crediti e debiti per circa 29,423 miliardi”.
Fonte: Today