Il Trentino-Alto Adige ha fatto da apripista ma ora arriva anche in Valle d’Aosta la possibilità di aprire un fondo territoriale, come investimento complementare in vista della pensione: «Fino ad oggi – spiega Stefano Distilli, presidente ed amministratore delegato della partecipata regionale “Servizi previdenziali Valle d’Aosta SpA” – una parte dei versamenti finiva nel fondo nazionale: ora invece possiamo creare un fondo territoriale e aprire i servizi “Fopadiva” anche ai lavoratori autonomi».
A diffondere i dati dell’attività del 2017 sono Alessia Demé e Luca Merighi, rispettivamente presidente e direttore del “Fopadiva”: «il nostro lavoro non è dei più semplici – sottolinea la Demé – perché parliamo di futuro, soldi e pensioni, argomenti che richiedono grande attenzione. Concludo il mio mandato di Presidenza, che in questo triennio è stata occupato dai lavoratori e nel prossimo passerà ai datori di lavoro». «Poter aprire a tutti con “FonDemain” – aggiunge Merighi – è per noi una conquista epocale, oltretutto il bacino si amplia considerevolmente, non abbiamo dati precisi, ma approssimativamente i nuovi utenti potrebbero essere di circa 35mila, a fronte degli attuali settemila iscritti. Andremmo a coprire il venti per cento del territorio».
I fondi territoriali “avranno diversi vantaggi – si legge nella nota di presentazione – tra cui la possibilità, per i lavoratori valdostani, di avere un’alternativa a livello locale di fondi a carattere nazionale, di usufruire di tutti i servizi di supporto e assistenza, allo sviluppo in loco di personale qualificato con elevate professionalità, al mantenimento sul territorio di ingenti masse finanziarie, circa 140 milioni di euro”.
Nel 2017 il fondo pensione “Fopadiva” ha versato un’imposta sostitutiva di circa 656mila euro, che rientrano nel computo dei dieci decimi del riparto fiscale “e risultano progressivamente ben superiori rispetto alle risorse impegnate dalla Regione nel progetto”.
“Il progetto è in grado di autofinanziarsi – si ribadisce – a fronte di circa 5,7 milioni di euro di imposta sostitutiva versata, le risorse destinate dalla Regione a reintegro del fondo di dotazione ammontano a circa 3,38 milioni di euro”.