Secondo FMI, la ‘riforma Fornero ha contenuto la spesa nel lungo termine’ e se ora quella legge venisse smantellata, ci sarebbe il rischio che i giovani ne paghino il prezzo, un conto salato. Duro il giudizio del Fondo Monetario Internazionale anche contro il cosiddetto ‘turn over generazionale’ sponsorizzato dal Governo Conte: ‘E’ improbabile che la valanga di pensionamenti possa creare altrettanti posti per i giovani’. I vicepremier Di Maio e Salvini, però, restano compatti nell’andare avanti con questa manovra finanziaria, mentre c’è chi parla di ‘Quota 100 mezzo bluff’.
Massimo Giannini su Repubblica di oggi ricorda le promesse di Salvini in campagna elettorale quando disse [VIDEO] ‘Al primo Consiglio dei ministri porterò il decreto che abolisce la Fornero’. A tutti gli effetti, per i pochi temerari che approfitteranno di Quota 100 si prevede una decurtazione fino al 34 per cento e per di più con il divieto di fare altri ‘lavoretti’. Giannini sottolinea che questa è una fortuna, in quanto se tutti i teorici beneficiari andassero in pensione tutti insieme la spesa previdenziale esploderebbe di 13 miliardi in un anno.’
Per il presidente dell’Inps Tito Boeri, per l’attuazione della Quota 100, i conti dell’esecutivo Conte non tornano e soprattutto non è realistica la previsione riguardante una maggior spesa ‘costante’ con il passare degli anni, partendo dai 6,7 miliardi di euro stanziati per il 2019, destinati poi a diventare 7 negli anni successivi.
Boeri, poi, ha puntato il dito contro il Governo per ciò che concerne l’aumento dello spread [VIDEO] che, di fatto, ha già provocato una riduzione dell’assegno di chi andrà in pensione in futuro. Un taglio che deriva dalla riduzione della crescita economica e dalla riduzione del valore dei fondi pensione integrativi (che investono anche in titoli di Stato).
fonte: blasting news