Roma 7 Gennaio 2019 |  Noemi Secci
Da quando il tuo collega ti ha raccontato di aver atteso per oltre quattro mesi la liquidazione della pensione non vuoi più rassegnare le dimissioni per pensionamento, perché non ti puoi assolutamente permettere di restare per mesi senza reddito?
Ritardare l’uscita dal lavoro, purtroppo, non è la soluzione: innanzitutto, devi sapere che ci sono dei casi in cui, raggiunto il limite di età, l’amministrazione o l’azienda per la quale lavori può comunque pensionarti forzatamente, licenziandoti o facendoti cessare dal servizio.
In pratica, prima o poi in pensione ci devi andare per forza, ed il problema della tardiva liquidazione dell’assegno ti si proporrebbe comunque. Ma il pagamento pensione si può ottenere prima? C’è qualche escamotage per ottenere la liquidazione anticipata della pensione?
Per la generalità dei lavoratori dipendenti, l’Inps ha introdotto una nuova possibilità, che evita il ritardo nella liquidazione dell’assegno di pensione. Cerchiamo allora di capire di che cosa si tratta, e quali possono essere gli ulteriori accorgimenti per evitare il riconoscimento tardivo della pensione.
Perché l’Inps liquida in ritardo la pensione?
Il ritardo nella liquidazione della pensione da parte dell’Inps è dovuto, nella maggior parte dei casi, a motivi tecnici ed organizzativi.
Innanzitutto, il ritardo può variare notevolmente a seconda del fondo che liquida la pensione, quindi della gestione previdenziale nella quale sono accreditati i contributi: presso alcune gestioni, ad esempio, è “normale” un ritardo di 3-4 mesi rispetto alla data di decorrenza della pensione.
Se il pensionato richiede la totalizzazione o il cumulo, cioè la possibilità di sommare gratuitamente, ai fini della pensione, i contributi accreditati in casse diverse, la procedura è ancora più lunga, perché devono “dialogare” tra loro diverse gestioni.
Ad ogni modo, tornando ai singoli fondi dell’Inps presso i quali è liquidata la pensione, vi sono parecchi problemi organizzativi nei cosiddetti fondi soppressi, che sono confluiti nell’Inps, ad esempio l’ex Inpdap e l’ex Enpals. Tra l’altro, nella maggior parte di questi fondi il sistema di calcolo della pensione è parzialmente differente dal sistema utilizzato nella generalità delle gestioni Inps, come il fondo pensione lavoratori dipendenti: sono richiesti numerosi passaggi e verifiche in più, che comportano, logicamente, delle tempistiche aggiuntive.
Bisogna poi considerare che l’Inps si trova a corto di personale, a causa del perdurare del blocco del turn-over: vero è che di recente è stato svolto un nuovo concorso, ed un altro è attualmente in corso di svolgimento, ma è anche vero che le nuove assunzioni Inps sono state bloccate dal governo fino a novembre 2019, e che comunque il numero dei nuovi assunti è nettamente inferiore al numero degli impiegati uscenti.
Il ritardo nella lavorazione della domanda di pensione potrebbe essere anche causato dalla mancanza di uno o più documenti necessari al completamento della pratica: finché non viene integrata la documentazione utile, la domanda resta in sospeso.
nfine, bisogna considerare che l’Inps liquida la pensione sulla base delle dichiarazioni mensili (Uniemens, Dmag, Lista PosPa…) fornite dall’azienda, che comportano dei termini di attesa per l’acquisizione.
Come anticipare la liquidazione della pensione?
L’Inps, di recente, ha introdotto un nuovo strumento che consente di anticipare la pensione: si tratta del cosiddetto Uniemens anticipato. L’Uniemens anticipato consiste nella dichiarazione delle retribuzioni e dei contributi relativa agli ultimi due mesi di lavoro del dipendente che si sta per pensionare: questa dichiarazione può essere inviata a partire da aprile 2019, e permette di calcolare e riconoscere tempestivamente il trattamento pensionistico, nei casi in cui i contributi necessari alla pensione anticipata o alla pensione di vecchiaia siano maturati nei due mesi che precedono la cessazione dal servizio.
In pratica, in questi casi il datore di lavoro deve inviare all’Inps la dichiarazione delle retribuzioni e dei contributi anticipata, dichiarazione che poi dovrà confermare con l’Uniemens ordinario: l’Inps, però, grazie ai dati anticipati dall’azienda, può già iniziare ad evadere la pratica di liquidazione della pensione.
La liquidazione della pensione, poi, può essere anticipata anche presentando per tempo la domanda di pensione. In particolare, è possibile presentare la domanda di pensionamento con un anticipo sino a tre mesi rispetto alla data della prima decorrenza utile.
Come sapere a che punto è la pratica di pensione?
Il pensionato può monitorare lo stato della sua pratica di pensione attraverso il sito dell’Inps se possiede le credenziali di accesso (pin dispositivo, identità unica digitale Spid, carta nazionale dei servizi). In particolare, accedendo al servizio: “Domanda pensione, ricostituzione, ratei, certificazione del diritto a pensione” ed alla sezione “domande presentate”, si può monitorare lo stato di lavorazione della pratica.
n presenza di un grave ritardo, è possibile chiedere chiarimenti anche telefonando al call center dell’Inps, al numero 803. 164 se si chiama da telefono fisso, oppure 06. 164. 164 se si chiama dal cellulare.
Talvolta, il ritardo potrebbe essere dovuto alla mancanza di un documento da presentare in allegato alla pratica.
fonte: La Legge per Tutti