Domenico Proietti, segretario della Uil non nasconde di ritenere sbagliata la proposta di riforma pensioni avanzata da Pasquale Tridico, secondo cui bisognerebbe costruire una previdenza complementare pubblica tramite l’Inps. “Questa, in verità, è una tentazione non nuova, che non trova alcun fondamento nella realtà. In Italia, abbiamo il miglior sistema dei fondi pensione dell’occidente: un sistema libero, plurale e concorrente. Il tema è quello di incentivare le adesioni e su questo, da tempo, chiediamo al Governo un intervento”, dichiara in una nota il Segretario confederale della Uil, secondo cui “è positiva, invece, la volontà esplicitata da Tridico sulla necessità di separare la spesa per pensioni da quella assistenziale. La Uil chiede all’Inps di essere coerente con questa affermazione e operare contabilmente tale separazione. In tal modo, si dimostrerebbe all’Europa che il nostro sistema pensionistico è ampiamente sostenibile e permette di continuare a reintrodurre principi di equità e giustizia, fortemente violati dalla gigantesca operazione di cassa della Legge Monti-Fornero”.
Nel presentare il rapporto annuale dell’Inps, dal quale emerge che ci sono più di 5 milioni di pensionati che prendono meno di mille euro al mese, Pasquale Tridico ha proposto una riforma pensioni sulla previdenza complementare, che in Italia, a differenza di altri paesi, non esiste a livello pubblico. “Questo vuoto potrebbe essere colmato attraverso la creazione di una forma complementare pubblica gestita dall’Inps, volontaria e alternativa alle forme complementari private, superando l’attuale residualità di partecipazione di FondInps”, ha detto il Presidente dell’Inps secondo quanto riportato da firstonline.info. Secondo Tridico, “l’obiettivo, oltre a garantire una prudente gestione dei fondi, dovrebbe essere quello di sostenere una maggiore canalizzazione degli investimenti in Italia. Nel 2018 i fondi pensione gestivano risorse per 167,1 miliardi, pari al 9,5% del Pil, molti dei quali investiti all’estero. La sfida del fondo Inps dovrà dunque essere quella di aumentare il numero delle adesioni attraverso la costituzione di una valida alternativa ai fondi privati, ma anche quella di aumentare gli investimenti diretti nel nostro Paese”.

fonte: il sussidiario.net