Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE del Regolamento 2019/1238 si è concluso l’iter di approvazione del Prodotto Pensionistico PanEuropeo di terzo pilastro. Nelle intenzioni UE il PEPP dovrebbe completare/integrare l’offerta della previdenza ad adesione individuale, soprattutto in quelle realtà dove il mercato è poco sviluppato; esso, inoltre, non dovrebbe competere con gli schemi di secondo pilastro.

Il PEPP potrà essere istituito da molteplici intermediari (banche, SGR, assicurazioni, GeFIA, IORPs tra l’altro), previo nulla osta alla registrazione nel Registro Pubblico Centrale tenuto da EIOPA concesso dalla competente autorità nazionale. La registrazione funge da “passaporto comunitario” e consentirà la commercializzazione in regime di libera prestazione di servizi.

Il prodotto risponde altresì alle esigenze di crescente mobilità del mercato del lavoro: il PEPP potrà infatti essere “portato” in caso di trasferimento in un altro paese UE, grazie alla possibilità di aprire all’interno della posizione personale un sotto-conto che risponda alle regole del nuovo paese di residenza. Alcuni profili del PEPP saranno soggetti al regolamento e alle normative UE settoriali, così come recepite negli stati membri (trasparenza, collocamento, vigilanza tra gli altri), altri ambiti saranno invece soggetti alle previsioni nazionali, specialmente le fasi della contribuzione e dell’erogazione della prestazione pensionistica.

Non è ancora possibile, tuttavia, delineare un quadro preciso del nuovo prodotto poiché su alcuni profili rilevanti la Commissione UE dovrà emanare specifici regolamenti delegati. Il riferimento è al KID e al prospetto delle prestazioni del PEPP, alle tecniche di mitigazione del rischio, alla rappresentazione dei costi e del rischio, alla simulazione delle prestazioni e alla definizione dei costi da includere nel cap dell’1% per l’opzione di base.

Da alcune settimane EIOPA sta lavorando intensamente alla predisposizione dei progetti di norme tecniche di regolamentazione che saranno utilizzati dalla Commissione UE per la predisposizione degli atti delegati. Su tali profili si è chiusa lo scorso 2 marzo una specifica consultazione EIOPA (leggi la risposta Mefop). È inoltre in corso di svolgimento una consultazione EIOPA, aperta fino al 17 giugno 2020, volta a definire il supervisory reporting e lo scambio di informazioni tra competenti autorità nazionali e tra queste ed EIOPA. Anche su questo profilo la Commissione UE dovrà emanare uno specifico atto delegato basandosi sul Technical Advice EIOPA. I pareri EIOPA dovranno essere trasmessi alla Commissione UE entro il 20 agosto 2020.

Antonello Motroni
fonte: Mefop blog