Le nostre pensioni sono occhiutamente vigilate e ”indirizzate” al fine di mantenerle nel solco dell’adeguatezza e della sostenibilità. Due condizioni che attengono più alla fase programmatoria che di realizzazione. Specie per quanto riguarda l’adeguatezza. Per quanto riguarda la sostenibilità, non è che sono tutte rose e fiori, ma sulle pensioni obbligatorie è lo Stato a garantire in prima persona la continuità del loro pagamento.

Nel tempo sono state istituiti molti organismi che vigilano questo particolare settore che assorbe quote rilevanti del Pil annuo, attorno al 16% secondo le ultime rilevazioni. Il che di per sé non è eccessivo se si tiene in considerazione che un quarto della spesa previdenziale ritorna come tasse, perché in Italia, diversamente dagli altri paesi membri della UE e dell’Ocse, solo la previdenza complementare gode di una tassazione agevolata. Che comunque con la riforma irpef si vorrebbe limitare.

Fermo restando che le attività più generali di indirizzo e vigilanza sono effettuate dal Parlamento nella sua interezza, gli Organi o Istituti specificatamente preposti e che vigilano sulla previdenza sono:

  • la Commissione parlamentare bicamerale per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale,
    il Ministero del lavoro e delle politiche sociali
  • la Covip per quanto attiene la previdenza complementare e gli investimenti degli Enti previdenziali privatizzati
    per quanto riguarda l’Inps e l’Inail ci sono inoltre:

    il Civ, Comitato di Indirizzo e Vigilanza
    il Collegio dei Sindaci
    il Magistrato della Corte dei Conti.

La Commissione parlamentare bicamerale per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

La Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale è stata istituita con la legge n. 88 del 9 marzo 1989, quella che ristrutturò l’Inps e l’Inail ed è composta da nove senatori e nove deputati secondo la rappresentanza parlamentare.
La Legge di stabilità 2014 ( L. n. 147/2013) – ha precisato che la Commissione vigila:

• sull’efficienza del servizio in relazione alle esigenze degli utenti, sull’equilibrio delle gestioni, con riferimento all’intero settore previdenziale ed assistenziale;
• sulla programmazione dell’attività degli enti e sui risultati di gestione in relazione alle esigenze dell’utenza;
• sull’operatività delle leggi in materia previdenziale e sulla coerenza del sistema previdenziale allargato con le linee di sviluppo dell’economia nazionale.
Questo adeguamento normativo ha chiarito che l’ambito di vigilanza comprende anche le forme di previdenza complementare, con lo scopo di vigilare non solo sulla gestione degli enti e sull’impiego delle risorse finanziarie gestite, ma soprattutto se si prospettano macroeconomicamente utili.
Una successiva disposizione ( legge 190/2014 – Legge di stabilità 2015) ha prevesto inoltre che nell’ambito delle competenze della Commissione rientrano anche le funzioni di vigilanza sulla gestione separata della Cassa Depositi e Prestiti, con riferimento all’intero settore previdenziale e assistenziale.

Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali agisce attraverso la Direzione Generale per le Politiche previdenziali e assicurative.
Le principali attività svolte:
a) vigila, indirizza e coordina l’attività degli enti pubblici previdenziali e assicurativi pubblici e privati;
b) verifica i piani di impiego delle disponibilità finanziarie degli enti di previdenza obbligatoria, ai fini del rispetto dei saldi strutturali di finanza pubblica;
c) cura i profili applicativi delle agevolazioni contributive, delle cosiddette prestazioni temporanee e delle connesse contribuzioni;
d) gestisce i trasferimenti delle risorse finanziarie agli enti previdenziali e assicurativi pubblici;
e) vigila sull’attuazione delle disposizioni relative ai regimi previdenziali provvedendo ad analizzarne l’impatto sul complessivo sistema di sicurezza sociale;
f) cura le procedure di nomina degli organi degli enti previdenziali e assicurativi pubblici, degli enti di previdenza obbligatoria di diritto privato, di COVIP ;

g) coordina, analizza e verifica l’applicazione della normativa previdenziale inerente l’assicurazione generale obbligatoria, le forme assicurative e le diverse gestioni pensionistiche costituite presso l’I.N.P.S.;
h) esercita l’alta vigilanza e l’indirizzo sulle forme pensionistiche complementari, in collaborazione con la COVIP, nonché, per gli ambiti di competenza del Ministero, provvede, allo scioglimento degli organi di amministrazione e di controllo;
i) svolge sugli enti privati di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103 la vigilanza, l’indirizzo e il coordinamento per l’applicazione della normativa previdenziale e assistenziale; quella giuridico-amministrativa ed economico-finanziaria, d’intesa con la COVIP; l’esame e la verifica dei relativi piani di impiego delle disponibilità finanziarie e l’approvazione delle relative delibere;

l) nonchè l’analisi dei bilanci tecnici per la verifica della sostenibilità delle gestioni e dell’adeguatezza delle prestazioni.
k) vigila sull’applicazione della normativa nazionale di sicurezza sociale per i lavoratori italiani all’estero e i lavoratori stranieri in Italia.

La Corte dei Conti

La Corte dei conti è un organo costituzionale, con funzioni di controllo e giurisdizionali, previsto dagli articoli 100 e 103 della Costituzione italiana sulla spesa pubblica.
Sui ricorsi pensionistici decide la Corte dei Conti

In materia di pensioni pubbliche, la Corte dei Conti in materia di ricorsi civili, militari e di guerra è competente a giudicare sui trattamenti pensionistici. Trattasi di competenza esclusiva prevista dagli articoli 13 e 62 del RD 12 luglio 1934, n. 1214, ribadito dal D.lgs. 26 agosto 2016, n. 174 che attribuiscono in via esclusiva alla giurisdizione della Corte dei Conti le controversie concernenti la sussistenza del diritto, la misura e la decorrenza della pensione dei pubblici dipendenti, comprese quelle in cui si alleghi, a fondamento della pretesa, l’inadempimento o l’inesatto adempimento della prestazione pensionistica da parte dell’ente obbligato.
La sezione giurisdizionale regionale della Corte dei Conti, è competente per territorio, in primo grado.

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza Inps

Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza predispone le linee di indirizzo generale e gli obiettivi strategici dell’INPS e approva il bilancio predisposto dal Presidente dell’INPS.

È composto da 22 membri, designati dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi e nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. La durata in carica è di 4 anni. Il Presidente del CIV è eletto, nella prima seduta del Consiglio, tra i rappresentanti dei lavoratori dipendenti e anche la sua durata in carica è di 4 anni.
Il Magistrato della Corte dei Conti, nominato dal Presidente della Corte stessa, esercita un controllo continuativo sulla gestione dell’Istituto e assiste alle sedute degli Organi di amministrazione e di revisione.
Il Collegio dei Sindaci vigila sull’osservanza della legge e sulla regolarità contabile dell’Istituto, redige le relazioni sui bilanci di previsione, sui conti consuntivi e sugli stati patrimoniali riferendone al Presidente dell’INPS. È composto da nove membri, in rappresentanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nominati con decreto del Ministro del Lavoro. Il Presidente è nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nel quale viene designato anche il vicepresidente (art. 10 legge 88/1989).