La Covip, autorità di vigilanza sui fondi pensione complementare, ha diffuso i suoi principali dati statistici aggiornati al 30 giugno 2023. Da essi risulta come i fondi pensione abbiano recuperato rispetto all’anno precedente.
Gli aderenti alle forme pensionistiche complementari alla fine di giugno 2023 sono 10,5 milioni, il 2 per cento in più rispetto alla fine del 2022.
Nei fondi negoziali si registrano 121.000 posizioni in più rispetto alla fine dell’anno precedente (+3,2 per cento), per un totale di 3,928 milioni. I maggiori incrementi si registrano nel fondo rivolto al settore edile (+51.700), per effetto dell’adesione contrattuale.
Nelle forme pensionistiche di mercato, si riscontrano 53.000 posizioni in più nei fondi aperti (+2,9 per cento) e 30.000 posizioni in più nei PIP (+0,8 per cento).
Le risorse in gestione e i contributi
Alla fine di giugno 2023, le risorse destinate alle prestazioni ammontano a 214 miliardi di euro
rispetto ai 205 miliardi di dicembre 2022. Poco più della metà dell’aumento dipende dal
miglioramento dei corsi dei titoli in portafoglio.
Nel corso dei primi sei mesi del 2023 i contributi incassati da fondi negoziali, fondi aperti e PIP sono
stati pari a 6,6 miliardi di euro, con una crescita del 6,1 per cento.
I rendimenti
Nei primi sei mesi del 2023 in tutte le tipologie di forme pensionistiche e di comparti si registrano in
media risultati positivi, in particolare nelle gestioni con una maggiore esposizione azionaria,
proseguendo nel recupero almeno parziale delle perdite in conto capitale rilevate nel 2022.
Valutando i rendimenti su orizzonti temporali ampi, nel periodo che ai dieci anni da inizio 2013 a fine 2022 aggiunge anche i primi sei mesi del 2023, i rendimenti medi annui composti delle linee a maggiore contenuto azionario si collocano, per tutte le
tipologie di forme pensionistiche, tra il 5 e il 5,4 per cento. Nello stesso periodo, la rivalutazione del TFR è risultata pari al 2,3 per cento.
Osservando la distribuzione dei risultati, tutti i comparti azionari e buona parte dei bilanciati mostrano rendimenti più elevati rispetto agli altri e al TFR.